Psicodramma al Nazareno, il nuovo nome e un odg contro Gentiloni mandano in tilt i dem

4 Mag 2023 20:44 - di Redazione

Tensioni e liti al Nazareno. Alla faccia della ritrovata unità e delle rosee prospettive della nuova era Schlein. Ancora una volta è l’area riformista in subbuglio per la svolta massimalista. Oggi il Pd ha vissuto uno psicodramma su due terreni diversi. Il primo caso riguarda la proposta di cambiare il nome al gruppo in Europa. Avanzata dalla socialista spagnola e presidente del gruppo Iratxe García Pérez. Che propone di archiviare il nome ‘Socialisti e democratici’ per tornare alla vecchia denominazione Pse. Un’indiscrezione dava Elly Schlein favorevole al restyling. E si è scatenato uno tsnumani. Tanto che la dirigenza dem ha dovuto smentire.

Tensioni alle stelle nel Pd: liti sul restyling del nome in Europa

Il secondo caso che mette in imbarazzo mezzo partito riguarda invece un atto parlamentare. Un ordine del giorno al decreto legge migranti presentato da Sinistra e Verdi. Che nella premessa mette sotto processo gli accordi con la Libia siglati dall’allora premier Paolo Gentiloni. Per uscire dall’impasse  e accontentare tutti la  capogruppo alla Camera Chiara Braga ha chiesto il voto per parti separate. Sì al dispositivo dell’odg, astensione sulla premessa, oggettivamente difficile da masticare. Malgrado gli equilibrismi alcuni deputati si sono comunque smarcati. “Nessuna spaccatura. Non ho votato un odg che aveva premesse irricevibili”, scrive sui social Enzo Amendola. Che si è ribellato insieme a Lia Quartapelle e Marianna Madia. Che, guarda il caso, sono le animatrici dei Seminari sul futuro, incontri riformisti, che non vanno certo nella stessa direzione della segretaria Elly Schlein. La dialettica interna, per usare un eufemismo, in casa dem non manca.

Imbarazzo per un odg contro Gentiloni

Ma è sull’ipotesi del cambio di nome che si registrano i malumori maggiori. Se il ritorno alla denominazione socialisti europei fa insorgere i riformisti, la sinistra dem si mostra favorevole. Basta leggere il tweet di Andrea Orlando: “La denominazione socialisti e democratici fu concepita quando il Pd, pur non aderendo a Pse, intendeva far parte del gruppo parlamentare a Strasburgo. Successivamente il Pd ha aderito al Pse. Oggi, quindi, il gruppo si può tornare a chiamare socialista. Dove è il problema?”.

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