Putin si vendica: la Russia incrimina i giudici della Corte penale internazionale. C’è l’italiano Aitala
Il comitato investigativo della Federazione della Russia ha incriminato in contumacia il procuratore Khan Karim e il giudice Rosario Salvatore Aitala della Corte penale internazionale che avevano contribuito, lo scorso marzo, a emettere un mandato d’arresto contro Vladmir Putin, accusato della deportazione illegale di bambini dall’Ucraina. Lo riporta Ria Novosti. Entrambi, nei giorni scorsi, erano stati inseriti dalle autorità russe nella lista dei criminali ricercati.
La frase sibillina di Zelensky sulla caduta di Bakhmut
Sul fronte bellico, la pressoché scontata caduta di Bakhmut e il sempre più probabile invio degli F16 occidentali a KIEV sono le due notizie principali della giornata sul fronte della guerra in Ucraina. Sul campo, appunto, sono stati il presidente Volodymyr Zelensky ed i suoi vertici militari ad ammettere che il centro della città del Donbass, 77 mila abitanti prima del conflitto, è ormai interamente occupato dai russi. Un riconoscimento esplicito delle difficoltà incontrate e allo stesso tempo una smentita palese dei comunicati trasmessi nell’ultima settimana da Kiev, che aveva annunciato la riconquista di 16 chilometri quadrati attorno al capoluogo. Tutto falso, evidentemente, considerando le parole chiarissime del comandante delle truppe terrestri, Oleksandr Syrsky, secondo il quale l’Ucraina controlla ancora solo una porzione “insignificante” di Bakhmut. Ma in un conflitto che in questi quindici mesi ci ha