Rai, Lucia Annunziata si dimette e se ne va sbattendo la porta. Il Pd va fuori di testa

25 Mag 2023 16:15 - di Gabriele Alberti
Lucia Annunziata si dimette

L’annuncio dell’addio al veleno di Lucia Annunziata alla Rai arriva a breve giro di posta dall’annuncio delle nuove nomine ai vertici dei Tg.“Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni”. Sono queste le parole che la giornalista ha inviato per e-mai all’amministratore delegato Roberto Sergio; al direttore generale Giampaolo Rossi e al neo responsabile dell’Approfondimento Paolo Corsini: nominato proprio oggi 25 maggio dal Consiglio di amministrazione di viale Mazzini.

Rai, le dimissioni di Lucia Annunziata: commiato “acido”

Ai vertici della Rai  annuncia “dimissioni irrevocabili“, rilancia la lettera l’Ansa.  La conduttrice che dal 2005 conduceva, su Rai3, lo spazio di approfondimento “In ½h”, divenuto poi nel corso degli anni “Mezz’ora in più” se ne va sbattendo la porta. Alle dimissioni “arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi – aggiunge -. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione, dunque“. Un commiato acido. Le dimissioni della gioanalista, scrittrice e conduttrice innescano la cagnara del Pd che ne fa subito un caso.

Lucia Annunziata si dimette e il Pd delira: “clima di epurazione”

A distanza di pochi minuti l’uno dall’altro infatti parte il “copia e incolla”  di dichiarazioni di esponenti dem: “L’arrivo della destra al governo ha prodotto lo smantellamento di Rai 3. Questo è il frutto di una modalità di gestione del potere; che vive con l’ossessione di occupare ogni spazio – tuona il capogruppo del Partito Democratico in commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano-. La Rai, dopo gli addii di due professionisti del calibro di Fabio Fazio e Lucia Annunziata, è un prodotto culturale ancora più debole e politicamente più allineato”. Manca poco al “martirio” di Lucia Annunziata. Aggiunge Gianni Cuperlo: “Adesso il governo e i nuovi potenti del servizio pubblico radiotelevisivo avranno di che rallegrarsi: una poltrona in più a loro disposizione”. E parla di “clima di pesante epurazione”  il senatore del Pd Francesco Verducci, componente della Vigilanza Rai.

Caso Luci aAnnunziata, il piagnisteo del Pd

Sono stati confermati programmi come “Report”,  “Cartabianca” ed altri certamente non allineati né in passato né oggi al centrodestra di governo. Eppure per i sinistri in Rai ” è chiaro l’intento di trasformare la Rai nel megafono della destra. Ma la Rai appartiene a tutti i cittadini”, reclama Verducci. Bravo, ora se ne accorge. La Rai è di tutti i cittadini quando tiene banco il centrodestra. E’ solo di una parte politica quando a gestirne la governance è stata la sinistra. Applausi. Svelato il giochetto fin troppo elementare.  E’ chiaro che nel Pd stiano a terra e commettano “falli di frustrazione”. Proprio stamattina Mauro Mazza, già direttore del Tg2, di Rai2 e Rai Sport se la rideva intervistato dal Giornale: “Rai militarizzata? La sinistra dimentica che ha sempre usato lo spoil system…”. Conosce bene l’azienda e a buon diritto ha ricordato che la situazione che c’era finora era contro la norma: “Perché l’unica forza che non era rappresentata nel consiglio di amministrazione aziendale era Fratelli d’Italia, che è maggioranza nel Paese».

Gasparri: “Il mondo va avanti. Dimissioni scelta autonoma”

Dopo le dimissioni dell’Annunziata il diluvio, dicono in coro. Macché, replica Maurizio Gasparri, sopravviveremo : “Il mondo va avanti”. “Mi sorprende questa decisione. Del resto si era già dimessa molti anni fa da presidente della Rai e poi è tornata in azienda. Siamo quindi alle seconde dimissioni. Frutto di sua autonoma scelta. Quindi attendiamo il suo secondo ritorno e poi casomai le terze dimissioni– prosegue il senatore azzurro sul filo dell’ironia – . Non c’è due senza tre. E comunque Annunziata, fiera militante della sinistra, ricorderà quello che disse Togliatti quando Elio Vittorini, importante intellettuale, lasciò il Pci. L’allora leader dei comunisti disse: ‘Vittorini se n’è ghiuto, e soli ci ha lasciato’. Usò un’espressione in dialetto per dire che il mondo va avanti. E quindi varrà anche in questa occasione il detto di Togliatti. Se citiamo Togliatti siamo nel politicamente corretto, no?“. Così in una nota il senatore di Forza Italia e componente della Commissione di Vigilanza Rai.

La “rossa” Annunziata ha sempre criticato il governo in libertà

E’ bizzarro che una giornalista di lungo corso decida di lasciare una trasmissione che conduce, da anni, in piena libertà. Sovente ha gestito in maniera non certo tenera esponenti del governo, esprimendosi criticamente verso il premier stesso; e, non ultima la ministra Roccella (con quella parolaccia sfuggitale in diretta). Non sembra che lavora in Rai  debba per forza condividere la linea del governo. Se è questo l’assunto alla base del suo addio all’azienda, ciò confermerebbe la concezione  proprietaria che il centrosinistra – e la Annunziata – hanno messo in pratica negli ultimi anni. E che la Annunziata abbia agito per una scelta autonoma lo dimostra la replica dell’Ad Roberto Sergio dopo avere ricevuto le “dimissioni irrevocabili”. “Sinceramente dispiaciuto”, avrebbe sottolineato. Rimarcando proprio come il suo primo atto da ad in Cda sia stato “il via libera a poche produzioni, per la prossima stagione autunnale: tra le quali ‘In mezz’ora'”. L’augurio di Sergio è che l’Annunziata “possa completare il ciclo di trasmissioni e che ci possano essere ulteriori occasioni di incontro”.

 

 

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *