Riforme, Azione e Iv “aprono” al premierato. Calenda: «Ma basta con il bicameralismo»

9 Mag 2023 17:09 - di Francesca De Ambra
Calenda

Azione e Italia Viva rilanciano il cosiddetto “sindaco d’Italia“. Arriva dall’incontro tra la delegazione guidata da Giorgia Meloni e quella capeggiata da Carlo Calenda la possibile svolta sul cantiere delle riforme. Il progetto proposto da questo segmento dell’opposizione somiglia infatti moltissimo a quel premierato che, con presidenzialismo e semipresidenzialismo, rappresenta una delle carte calate dal governo sul tavolo delle riforme. Di certo, l’ex-Terzo polo non si lascerà suggestionare da tentazioni “aventiniane“. «Sarebbe illogico», taglia corto Calenda. Piuttosto, cercherà di condizionare la maggioranza. Un assaggio in tal senso lo ha già fornito Maria Elena Boschi, presente all’incontro, facendo seguire al suo «sì al premierato» la proposta di «superare l’attuale bicameralismo».

A Montecitorio le delegazioni di Azione-Italia viva

L‘ex-ministra e Renzi tentarono già di farlo nel 2016. Ma la loro riforma si arenò sugli scogli del referendum confermativo. Al netto dell’esito dell’incontro con Elly Schlein e la delegazione del Pd, è evidente che la disponibilità di Azione e Iv a valutare nel merito le proposte della  maggioranza rappresenta un fatto politico rilevante. «Ci hanno detto che ci saranno altri incontri», ha riferito Calenda ai giornalisti al termine dell’incontro. Da parte nostra, ha aggiunto, «siamo disponibili a collaborare» poiché «condividiamo l’esigenza di avere maggiore stabilità di governo e una maggiore efficienza dell’apparato complessivo dello Stato».

Calenda: «La figura del capo dello Stato non si tocca»

L’unica «linea rossa» tracciata dal leader di Azione è la figura di garanzia del presidente della Repubblica: «Non si tocca». Al momento, è l’unico elemento che tiene unito il Terzo polo al resto delle opposizioni sulle riforme. In ogni caso, Calenda ci tiene a non perdere contatti con la Schlein (e anche con Conte). «Ci sentiremo con le altre opposizioni perché è importante che anche le opposizioni abbiano un dialogo». Prima della delegazione Azione-Iv era toccato al gruppo delle autonomie Gruppo per le Autonomie – Minoranze linguistiche confrontarsi con il governo sulla riforme. «Condividiamo in pieno l’obiettivo di dare più stabilità al sistema politico – ha premesso la senatrice Juliane Unterberger -. Se questo debba avvenire con il premierato e la sfiducia, si può discutere. Ma siamo contrari al presidenzialismo».

 

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