Roccella: “La sinistra ha bistrattato la famiglia, ma per questo governo i figli sono centrali, dirimenti”

12 Mag 2023 10:57 - di Redazione
Roccella

L’inverno demografico è al centro dell’agenda di governo, articolato in proposte, misure e indicazioni mirate proprio ad aiutare le famiglie e implementare le nascite. Una strategia, quella dell’esecutivo, che esprime e punta alla realizzazione concreta di una visione che parte da un presupposto imprescindibile: invertire la tendenza. A confermarlo, una volta di più, il ministro Eugenia Roccella, che ieri è intervenuta alla prima giornata degli Stati Generali della Natalità.

Natalità, Roccella: un tema centrale nell’azione del governo

E che, non a caso, in un’intervista rilasciata a Il Giornale in edicola oggi, sottolinea già nell’incipit: «Alla natalità abbiamo dedicato il nome di un ministero e soprattutto, fin dal primo giorno, interventi concreti, risorse importanti e una visione strategica. Ricordando che il fattore economico è importante, ma lo è altrettanto quello culturale».

Natalità, una strategia, quella dell’esecutivo, che esprime una visione

Non solo. Il ministro della natalità – con la delega alla Famiglia e alle Pari Opportunità – nel ribadire le indicazioni del governo sul tema, che partono da una situazione critica e puntano a una sostanziale inversione di tendenza, prova delineare il quadro attuale di prospettive e problemi in cui il governo si muove, precisando su provvedimenti, incentivi e misure mirate a facilitare un ritorno a indici positivi sulla natalità nel Bel Paese che: «Noi non siamo dirigisti, non siamo per i piani quinquennali. Tanto più su un tema così delicato e personale, su cui la libertà di scelta è essenziale».

Roccella: «Le famiglie sono state bistrattate a lungo, vogliamo invertire la tendenza»

A stretto giro, poi, aggiunge anche: «Sappiamo tre cose. La prima, che non c’è in Italia un clima favorevole alla natalità. Che a lungo le famiglie sono state bistrattate. E che le donne vorrebbero fare figli, ma spesso non ne fanno perché il sistema non aiuta a conciliare lavoro e maternità. Vogliamo agire su tutti e tre questi fronti, con lo scopo di invertire la tendenza».

Natalità, la riduzione del carico fiscale sarà fondamentale

Del resto, come la Roccella ha ribadito in ogni occasione pubblica, istituzionale (ieri compreso): «Questo governo ha messo il tema all’ordine del giorno fin dalla denominazione dei ministeri, come dimostra il nome del ministero che ho l’onore di guidare. E della natalità ha fatto una questione centrale e prioritaria nel programma di governo. Con un approccio innovativo. Trasversale per materia. Strutturale e non episodico – ha aggiunto il ministro –».

«I figli sono un parametro dirimente nell’azione di questo governo»

E ancora: «Non ci si limita infatti agli interventi diretti per la famiglia: il nostro governo ha considerato i figli come un criterio orientativo e direi fondante, per la sua azione in ogni ambito. Dal fisco agli incentivi alle imprese; dai bonus edilizi agli aiuti contro il caro bollette, dai fringe benefit all’assegno di inclusione che sostituisce il reddito di cittadinanza, i figli sono un parametro dirimente. Questo significa priorità».

La replica del ministro Roccella alle polemiche della sinistra sul Dl lavoro

Inevitabile, come noto, collegare il tema della natalità a quello dell’occupazione e ai suoi risvolti economici. Così, a proposito di welfare e precarietà, riguardo alle critiche del Pd sul decreto Lavoro, la Roccella dal Giornale osserva: «Quella che la sinistra scambia per precarietà, è la possibilità per un ragazzo di avere un contratto più lungo di prima. Peraltro in un contesto in cui abbiamo favorito in ogni modo le assunzioni a tempo indeterminato. Se un contratto più lungo, un’assunzione più facile e meno tasse sul lavoro significano maggiore precarietà»…

Il commento tranchant sulla fiera milanese dell’utero in affitto

Infine, il commento tranchant sulla fiera che inneggia all’utero in affitto di Wish for a baby a Milano. Una realtà su cui il ministro conclude netta, aprendo un interrogativo a cui Pd e Schlein devono ancora rispondere compiutamente: «Alla base di fiere che ci sono state in passato c’era la concezione del bambino come oggetto, della genitorialità come mercato, dei caratteri genetici come merce da catalogo. Che ne pensa la segretaria del Pd? Non varrebbe la pena di andare a vedere quali sono i servizi offerti durante questo evento?»…

 

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