Ruggeri: io al posto di Fazio? Perché no, io sono pronto e ho molte idee interessanti
Un articolo sulle prossime nomine Rai sul Messaggero dedica la chiusa a Enrico Ruggeri. “La vera sorpresa, assicurano tra Mazzini e Saxa, è il gran ritorno del cantautore Enrico Ruggeri – stimatissimo in FdI – che nel 2020 era già stato su Rai2 con Una storia tutta da cantare. Nella destra ora al potere ancora si ricorda con gioia il suo concerto milanese, con i Decibel, alla fine degli anni 70 che si trasformò in un raduno dei giovani missini”. Più che altro si ricorda, molto più recente, il suo podcast su Sergio Ramelli. Era il 2015 e Ruggeri squarciò il velo di silenzio su quell’omicidio che rappresenta un po’ la cattiva coscienza della sinistra.
Ruggeri ne ha parlato a RaiRadio1. “Secondo ‘Il Messaggero’ io dovrei tornare in Rai con un programma? Spero che la notizia sia attendibile, naturalmente mi piacerebbe, io chiusi il mio programma (Una storia da cantare, ndr) con sette prime serate su Rai1, feci grandi risultati soprattutto in rapporto ai costi. Purtroppo poi sono stato messo in panchina, forse perché, paradossalmente, il mio programma costava troppo poco e c’era poco da inzuppare il pane”. Lo ha detto a ‘Un Giorno da Pecora’, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Come mai dopo la trasmissione a cui fa riferimento lasciò la tv? “Ero stato scelto dalla direttrice Teresa De Santis e quando venne fatta ‘piazza pulita’ io ci rimasi in mezzo…” E’ già stato contattato? “No, ma in tre anni di esilio ho accumulato una serie di idee interessanti”.
Le piacerebbe andare in onda al posto di Fabio Fazio? “Se avessi quella macchina da guerra che ti consente di avere quegli ospiti volentieri – ha detto Ruggeri – anche perché dubito che Obama sia stato a ‘Che tempo che fa‘ unicamente perché c’era Fazio…”. Nel caso arrivasse la chiamata, quindi, lei sarebbe pronto. “Un salotto dove c’è narrazione, si sorride e si fa cultura è il mio pane”, risponde Ruggeri.