Russia, misteriosa morte del viceministro che criticò la guerra. Si aggiunge ai 13 decessi mai chiariti

23 Mag 2023 17:44 - di Federica Argento
Russia morte viceministro

Un’altra morte avvolta nel mistero in Russia. Il viceministro della Scienza e dell’Istruzione superiore della Federazione Russa Piotr Kucherenko, che aveva duramente condannato l’invasione russa in Ucraina, è deceduto il 20 maggio dopo essere tornato da un viaggio d’affari a Cuba. Ne ha dato notizia il canale Telegram del ministero dell’Istruzione e della Scienza russo. «L’aereo è atterrato nella città di Mineralnje Vodij, dove i medici hanno cercato di fornire assistenza. Ma non è stato possibile salvare Piotr Aleksandrovich», si legge nel messaggio che riporta il Corriere. Il ministero ha espresso profonde condoglianze alla famiglia e agli amici del viceministro che, lo scorso 3 maggio, aveva compiuto 46 anni.  Pyotr Kucherenko è morto in circostanze ancora non chiare, dopo essersi sentito male sabato, sull’aereo che lo riportava in Russia da Cuba, insieme a una delegazione del governo. Dall’inizio della guerra, sono morti suicidi o per ragioni non spiegate 13 esponenti del mondo degli affari, sei dei quali dipendenti di due delle principali aziende dell’energia del Paese.

Russia, il viceministro morto  aveva detto a un giornalista: “Lascia il Paese finché puoi”

Il giornalista Roman Super ha riportato su Telegram una conversazione avuta con Kucherenko nel 2022 in cui lui l’uomo asseriva di non poter lasciare il Paese perché «gli avevano confiscato il passaporto». Il viceministro definiva l’invasione «fascista» e confessava di prendere antidepressivi: «Non riesco a dormire, la Russia è brutalizzata».  L’autopsia sarà effettuata domani, ha reso noto il canale tv Zvezda. La famiglia ha ipotizzato un attacco cardiaco. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti, di non essere al corrente della morte del vice ministro.  Roman Super, fuggito all’estero poco dopo l’inizio dell’invasione, ha reso noto sul suo canale Telegram di aver parlato con Kucherenko “pochi giorni prima di lasciare il Paese”. Kucherenko gli aveva detto di aver paura per la sua vita e lo aveva incoraggiato a partire, leggiamo sull’Adnkronos. “Salvati, e salva la tua famiglia. Lascia il Paese il prima possibile. Non puoi immaginare il grado di brutalità del nostro Paese. In un anno, non riconoscerai la Russia. Andandotene, fai la cosa giusta”, gli aveva detto. “Per me – aggiungeva- non è più possibile lasciare la Russia. Hanno preso i nostri passaporti. E non c’è un posto disposto ad accogliere un vice ministro russo dopo questa invasione fascista”. Così gli aveva detto, aggiungendo che stava assumendo anti depressivi e tranquillanti “a manciate;anche se non mi aiuta molto”. “Dormo a fatica. E mi sento molto male. Siamo stati tutti presi ostaggio. Nessuno può dire niente. Altrimenti, ci schiacciano come scarafaggi”.

Russia, tredici morti mai chiarite da inizio 2022

Riportiamo di seguito un elenco degli esponenti del mondo degli affari russi morti suicidi o in circostanze comunque non chiare dall’inizio dello scorso anno. Il magnate della salsiccia e deputato Pavel Antov è morto in India lo scorso dicembre; dopo essere precipitato dal terzo piano dell’albergo in cui soggiornava in quello che è stato considerato dalle autorità indiane come suicidio. Solo due giorni prima, il suo amico e compagno di viaggio, Vladimir Budanov è morto di attacco cardiaco il giorno del 65esimo compleanno di Antov. Budanov, 61 anni, soffriva di cuore, secondo la polizia. Ancora: Alexander Buzakov, direttore dei cantieri navali di sottomarini convenzionali, è morto all’improvviso a dicembre. Nessuna causa della morte riferita dalle autorità. Anatoly Gerashchenko, ex rettore dell’Istituto per l’aviazione di Mosca è morto in un incidente non meglio spiegato a settembre, ha reso noto l’istituto. Il presidente della compagnia petrolifera Lukoil Ravil Maganov è morto all’inizio di settembre dopo essere caduto dalla finestra di un ospedale di Mosca. L’imprenditore Ivan Pechorin, a capo dell’Azienda per lo sviluppo dell’Estremo oriente e per l’artico, è stato trovato morto a Vladivostok. Era annegato il 10 settembre vicino a Punta Ignatyev a Vladivostock.

Russia, nuovo giallo sul viceministro Piotr Kucherenko

Il manager di Lukoil Alexander Subbotin è stato trovato morto vicino a Mosca a maggio, dopo aver incontrato uno sciamano. Il dirigente di Gazprom Leonid Shulman, a capo della direzione trasporti di Gazprom Invest, è stato trovato morto nella sua dacia a Leninsky, vicino a San Pietroburgo il 30 gennaio del 2022. Accanto al suo corpo, gli inquirenti hanno trovato un biglietto di addio. Il mese successivo, il 25 febbraio, un altro dirigente di Gazprom, Aleksandr Tyulakov, è stato trovato morto nel garage della sua casa, nello stesso villaggio. Novaya Gazeta aveva parlato allora di suicidio. L‘elenco è ancora lungo e inquietante. L’ex vice presidente di Gazprombank, Vladislav Avayev, era stato trovato morto con la moglie e la figlia nella sua abitazione di Mosca il 18 aprile del 2022. Le autorità avevano parlato di suicidio, dopo il duplice omicidio. Il 19 aprile Sergey Protosenya, ex dirigente della produttrice di gas Novatek, una azienda in parte controllato da Gazprom, è stato trovato morto nella sua casa di Lloret de Mar, vicino a Barcellona. Nella residenza sono stati trovati i corpi della moglie e della figlia, con segni di violenza. Anche in questo caso, le autorità spagnole avevano concluso che si era trattato di un duplice omicidio seguito da suicidio: una versione contestata dal figlio, secondo cui si è trattato di un triplice omicidio. Infine, il miliardario russo di origine ucraina Mikhail Watford: trovato morto nella sua casa del Surrey, in Inghilterra, il 28 febbraio del 2022. Vasily Melnikov, 43 anni, a capo di MedStom, una società di componenti mediche, è stato trovato morto con la moglie, di 41, e i loro due bambini di dieci e quattro anni, a Nizhny Novgorod il 23 marzo dello scorso anno.

 

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