Salvini: «Un sindacato che sciopera contro l’aumento in busta paga? Manco su Marte»

3 Mag 2023 10:28 - di Fulvio Carro
salvini

«Un sindacato che fa lo sciopero contro un aumento in busta paga non so se esista su Marte». Lo ha affermato il vicepremier Matteo Salvini, ospite di “Non stop news” su Rtl 102.5. La situazione è paradossale. «Se ci fosse un taglio delle buste paga, lo capirei. Ma portare in piazza i lavoratori, a cui il Governo, che può stare simpatico o antipatico, mette in busta paga fino a 100 euro in più al mese, è difficile da capire». Così come è difficile da capire «lo sciopero generale su un provvedimento che, per carità di Dio, potrà essere migliorato nei mesi a venire, ma dà soldi veri. E rivede il reddito di cittadinanza per coloro che, pur potendolo fare, si rifiutano di andare a lavorare».

Salvini e il segnale a milioni di lavoratori

Riunire il Consiglio dei ministri il Primo maggio «è stato un segnale a milioni di lavoratrici e lavoratori italiani per cui non esiste Natale, Capodanno, Ferragosto perché per loro la domenica è uguale al mercoledì e la notte è uguale al giorno». Del resto «il ministro dell’Interno a ferragosto riunisce tutte le Forze dell’Ordine», ha puntualizzato il leader della Lega.

Infrastrutture, prossima settimana il confronto con i sindacati

«La settimana prossima inviterò Cgil, Cisl Uil e Ugl al ministero dei Lavori pubblici, delle infrastrutture e dei trasporti. È necessario parlare di quello che stiamo facendo. Dire di no al Ponte senza averlo visto, dire di no all’Alta velocità, alla diga di Genova, alla Tirrenica, alla dorsale adriatica per ideologia, bloccare un cantiere per ideologia non fa bene al Paese». Non solo. «In Emilia Romagna ho convocato  il primo tavolo sull’emergenza idrica. Occorrono dighe, occorrono invasi, stiamo investendo per ridurre la dispersione idrica. Inoltre, siamo riusciti a sbloccare il contributo di 300 milioni di euro che gli autotrasportatori stanno aspettando da tempo».

Salvini: Berlusconi è un amico

Silvio Berlusconi «ha fatto e può fare ancora molto. Spero che umanamente prima ancora che politicamente possa ritrovare la sua casa e i suoi affetti. Non vedo l’ora di stringergli la mano. Lo ritengo un amico prima ancora che un alleato. Conto di andarlo a trovare a casa», ha detto Salvini. Prima «non volevo portare noia e disturbo».

 

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