Sarkozy: «Non ho nulla di cui vergognarmi». E accusa le toghe: «Contro di me una battaglia politica»

18 Mag 2023 21:00 - di Giorgio Sigona
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Cerca di mostrare i muscoli nel momento di maggiore debolezza. «La verità alla fine trionferà», afferma l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy commentando, in una intervista a Le Figaro, la condanna in appello a tre anni, di cui uno da trascorrere in carcere. L’accusa è corruzione e traffico di influenze nella vicenda delle intercettazioni. «Andrò fino in fondo perché, lo ripeto, non ho fatto nulla di cui vergognarmi», ha promesso. «I principi della nostra democrazia sono stati calpestati», ha aggiunto. Poi, con uno scatto di orgoglio, si definisce «un combattente». E sostiene che «alcuni magistrati stanno conducendo una battaglia politica».

Sarkozy, dall’Eliseo al braccialetto elettronico

Deve fronteggiare anche l’ondata mediatica che sta offuscando la sua immagine. Una batosta notevole per chi diviene il ventitreesimo presidente della Repubblica francese, vincendo le elezioni presidenziali nel 2007. E che mantenne la carica fino al 2012. Tornò in politica nel 2014 e venne rieletto capo dell’Ump. È stato il primo ex leader politico con genitori di origine straniera, oltre ad essere il primo ad essere nato nel dopoguerra. Come detto, è stato condannato in appello a tre anni, di cui uno da scontare, non in carcere ma con il braccialetto elettronico. Il ricorso sospende comunque l’attuazione della pena.

L’avvocato: «Sentenza sbalorditiva e ingiusta»

Ad annunciare la decisione di Sarkozy era stata la legale dell’ex presidente francese, Jacqueline Laffont: «Presenteremo ricorso in Cassazione contro questa decisione. Un ricorso sospensivo di tutti i provvedimenti che sono stati pronunciati», le sue parole. «Questa decisione mi sembra sbalorditiva, criticabile, discutibile. Non rinunceremo a questa lotta di fronte a una decisione iniqua e ingiusta».

I fatti di Sarkozy risalgono al 2013

Se si viene giudicati per fatti precedenti il 2018 – e nel caso di una pena inferiore o uguale a due anni di prigione effettivamente da scontare (prison ferme) – spiegano su Bfmtv, la pena può essere fatta scontare con il braccialetto elettronico. I fatti imputati a Sarkozy risalgono al 2013, e la condanna era a un anno.

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