Scempio degli eco-vandali alla Fontana di Trevi. Tutti applaudono gli agenti che li portano via (video)
Dopo la barcaccia in Piazza di Spagna e la fontana di Piazza Navona, oggi l’azione vandalica degli eco-teppisti di Ultima Generazione ha colpito la Fontana di Trevi. l’ennesimo blitz degli eco-gretini torna a sfregiare Roma e il suo patrimonio artistico con un manipolo di movimentisti che hanno gettato un liquido nero – carbone vegetale – nell’acqua, esponendo uno striscione per sostenere la campagna “Non paghiamo il fossile”, sotto gli occhi sconcertati dei tanti turisti presenti che hanno assistito allo scempio.
Ultima Generazione, l’ultimo scempio infierisce sulla Fontana di Trevi
I soliti eco-vandali tornano all’azione, violando ancora una volta uno dei luoghi simboli della capitale. E mettendo in scena un’ennesima eco-sceneggiata, con tanto di copione apocalittico: quello che vuole i solerti attivisti entrare in piedi dentro la fontana urlando «Il nostro Paese sta morendo». Un rituale allarmistico accolto dagli insulti dei passanti e dallo sgomento dei turisti e, fortunatamente, interrotto dalla polizia locale che ha rispristinato in breve ordine e sicurezza, evitando ulteriori sfregi.
Dopo la Barcaccia e Piazza Navona, tocca alla Fontana di Trevi…
Eppure, per gli eco-teppisti in azione contro monumenti e palazzi istituzionali, proprio in questi giorni è cominciato il redde rationem con la giustizia. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo dopo il blitz degli attivisti alla Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona. Mentre è in corso il processo ad alcuni “colleghi” chiamati a rispondere dell’imbrattamento, a colpi di vernice arancione, della facciata del Senato.
Neanche fascicoli in Procura e processi in corso fermano gli sfregi degli eco-vandali
Eppure, nonostante siano chiamati a a rendere conto delle loro azioni di “disobbedienza civile” (e non solo), come loro stessi hanno definito gli sfregi ormai continui al nostro patrimonio culturale, lo scempio non si ferma. Uno scempio che, tra rivendicazioni veementi e eco-sceneggiate in tv. Tra blitz e incursioni di attivisti imbrattatori. Spogliarelli in strada e blocchi del traffico. E, soprattutto, con buona pace di procure, tribunali e opinione pubblica sul piede di guerra, insistono a perpetrare sfregi e a seminare allarmi catastrofisti. Coccolati e sostenuti da sigle, associazioni e esponenti del mondo politico di sinistra.
Video da Youtube