Scudetto al Napoli, veleni in Parlamento tra “onorevoli” tifosi azzurri e Juventus. “Che caduta di stile” (video)
Il Napoli vince lo scudetto, la Juve fa i complimenti con un pizzico di velenosa ironia e il tema arriva in Parlamento con tanto di veleni a distanza tra un “onorevole” tifoso e la Juventus. Il messaggio del club bianconero, che negli anni dei 9 titoli consecutivi raramente ha ricevuto le congratulazioni dei rivali, non passa inosservato. “Visti i tanti complimenti ricevuti in questi anni non potevamo esimerci – twitta la Juve: congratulazioni al Napoli per la conquista del suo terzo scudetto”.
‘Quello che mi stupisce è la mancanza di stile…”, dice l’ex ministro Gaetano Quagliariello, presidente del Club Napoli Parlamento, sorpreso dal tweet bianconero. ”E’ evidente -sottolinea all’Adnkronos Quagliariello- che ci siano stati sfottò da una parte e dall’altra, che si sono ripetuti in questi 33 anni, talvolta superando anche i limiti. Ma quando si fanno gli auguri, si fanno e basta… Non è stata una bella cosa da parte della società bianconera: non fai gli auguri -avverte Quagliariello- e poi dà un calcetto alle spalle…”.
Il Napoli Club Parlamento raccoglie supporter azzurri di tutti gli schieramenti, divisi dalle idee politiche ma accomunati dalla fede azzurra: tra gli altri ci sono Gianluca Cantalamessa, Sergio Costa e Federico Cafiero De Raho (Cinque Stelle), Francesco Emilio Borrelli (Verdi), Gimmi Cangiano e Marta Schifone (Fratelli d’Italia).
Quagliariello, super tifoso del Napoli festeggia lo scudetto
“Mi sento fortunato perchè mi è capitato di provare tre volte questa gioia. Il primo pensiero va a quelli che l’hanno provata oggi per la prima volta e a quelli che non ci sono più, perchè quando noi diciamo ‘Forza Napoli, sempre!, è sempre per davvero… Il Napoli, più di altre squadre, è una ragione di vita”. Polemica a parte, Gaetano Quagliariello non sta nella pelle per il terzo scudetto conquistato ieri, ”sul campo e matematicamente”, dalla squadra di Spalletti a Udine, 33 anni dopo l’ultimo titolo vinto con Diego Armando Maradona. L’ex ministro resterà in carica come presidente del ‘Club Napoli Parlamento’ fino a fine giugno, quando si riunirà l’assemblea dei soci per eleggere il suo successore: ”Ora sì che posso passare il testimone…”.
Quagliariello ha festeggiato ieri a casa di Sandro Ruotolo all’ombra del Vesuvio: ”Ho provato tanta gioia e anche un attimo di commozione… il primo scudetto senza El Diez è stata una gioia più forte, perchè più inattesa. La squadra di quel ciclo, del primo e del secondo tricolore, entrambi con Diego, era fortissima. Non c’era solo Maradona ma anche campionissimi come Giordano Careca, Bagni, Ferrara… Avevamo il giocatore più forte del mondo e in qualche modo era normale che vincessimo. Forse, con il senno di poi -dice l’ex parlamentare- abbiamo vinto anche meno di quello che dovevamo in quel periodo. Quest’anno, invece, nessuno pensava che si potesse vincere lo scudetto dopo la campagna acquisti: è stata una divina sorpresa”.
Quagliariello confida di aver ”scritto un libro, si intitola ‘Scusa papà, ma tifo Napoli...’. Ho scelto questo titolo perchè mio padre era juventino. Sono dieci racconti di tifo, che uscirà il 14 maggio. E’ stato embargato fino ad ora per scaramanzia, non ne ho voluto parlare con nessuno finchè non ci fosse la certezza matematica della vittoria, vietando all’editore di pubblicarlo prima”. Per l’ex ministro il simbolo del terzo tricolore è il bomber nigeriano ‘mascherato’ (”oggettivamente questo scudetto è di Osimhen”), ma ”la maturazione di Lobotka ha fatto grande la squadra…”.