Settembrini by Achilli – Roma
Settembrini by Achilli
Via Luigi Settembrini, 21 – 00195 Roma
Tel. 06/69455330
Sito Internet: www.achillisettembrini.superbexperience.com
Tipologia: tradizionale con spunti creativi
Prezzi: antipasti 10/18€, primi 14/25€, secondi 16/24€, dolci 6/15€
Chiusura: mai
OFFERTA
Rientra in guida dopo alcuni anni di assenza questo storico locale romano che, dopo qualche vicissitudine che ne aveva messo a rischio la sopravvivenza, è stato acquisito dalla famiglia Tagliaferri, proprietaria del noto Achilli al Parlamento. Il rilancio è avvenuto in grande stile, con la realizzazione di un’offerta poliedrica pensata per accompagnare l’avventore nelle diverse ore della giornata (gettonatissimo il momento dell’aperitivo). Per il pasto serale due i capisaldi: il ristorante vero e proprio affidato alla supervisione di Daniele Dallas Mannis, una vecchia conoscenza della piazza romana, con in cucina un altro nome noto ai gourmet – Marco Milani -, e la pizzeria in cui si propone la versione romana dell’impasto a base di acqua e farina a lunga lievitazione. Abbiamo provato il ristorante la cui offerta è equamente divisa fra terra e mare, anche se a quest’ultimo è dedicato l’angolo oyster bar, vera passione di Daniele (provate a mettere il limone sulle ostriche e vedrete…). La nostra esperienza è cominciata in modo coreografico ordinando la tartare di manzo sakura, coreografica perché sapientemente lavorata al tavolo inglobando i vari ingredienti e poi servita sotto forma di quenelle per un risultato appagante. Ben pensato pure l’uovo fritto con parmigiano stagionato e cipolla in agrodolce, purtroppo penalizzato dall’uovo arrivato freddo in tavola che ha così privato il piatto di un gioco di temperature opportuno. Miglior scelta della serata si è rivelato l’eccellente risotto “nano” con gamberi rossi cotti e crudi, con il cereale cotto alla perfezione e insaporito delicatamente da una bisque perfetta; ottimi pure i vermicelli ai ricci di mare, dall’intenso sapore iodato, forse tenuti in acqua bollente qualche secondo di troppo. Sempre dal mare abbiamo pescato il secondo, un tataki di tonno rosso cotto alla perfezione (appena scottato) adagiato su una buona caponata siciliana e affiancato da bufala e mandorle. Tanti i dolci disponibili e, a leggere la carta, invitanti la cui prova abbiamo rimandato ad una prossima occasione, visto il percorso impegnativo della nostra cena. Non ci siamo però fatti sfuggire l’espresso, e per fortuna aggiungiamo noi, visto che è risultato uno dei migliori assaggiati sulla piazza romana in un ristorante, una miscela di arabiche e robuste selezionate che hanno donato alla tazzina un sapore non spiazzante (come avviene con alcune monorigine di arabica per chi non è abituato a una certa acidità nel caffè) ma decisamente complesso e di lunga persistenza.
AMBIENTE
Impossibile non vedere questa insegna vista la lunga fila di tavoli ben collocati sul marciapiedi che costeggia le tante vetrate. L’interno è piacevole, con luci soffuse e un mood contemporaneo da bistrot. Curata la mise en place.
SERVIZIO
Supervisionato da Daniele, risulta competente, simpatico e disponibile.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net