Sicurezza, domani Piantedosi a Milano. Fontana: “Gli chiederò un uso maggiore dell’esercito”
Violenza e criminalità: la prima ricetta è la repressione e il controllo del territorio. “Confermerò la richiesta della possibilità di garantire presenza sui treni di vigilantes e degli agenti della polizia nei pronto soccorso”. Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, alla vigilia della visita del ministro dell’Interno Piantedosi al capoluogo lombardo, ribadisce le richieste a rivolgere al Viminale per una stretta sui controlli.
Sicurezza, Fontana: serve un maggiore impiego dell’esercito
“È necessario compiere delle scelte, partendo da una maggiore presenze di uomini e donne delle forze dell’ordine, anche con un maggiore utilizzo dell’esercito”, dice Fontana. Confermando la necessità della linea dura, quasi militare come ha ricordato ieri l’ex sindaco di Milano, Gabrierle Albertini. A cominciare dai luoghi più a rischio dove violenza, borseggi e stupri sono quasi all’ordine del giorno.
Treni e pronto soccorso fuori controllo
“Treni e pronto soccorso sono diventati un altro luogo di grande preoccupazione”, dice il governatore lombardo. “I nostri medici stanno già facendo un lavoro eccezionale, anche oltre il loro dovere. Che debbano avere anche l’angoscia di essere aggrediti non è accettabile”. Il tema sconfina sul dossier immigrazione. “È inutile chiedere di ‘far arrivare’ in Italia tutti. E poi lasciare le persone abbandonate a loro stesse”, puntualizza. “Questa è ipocrisia. Per gli immigrati bisogna prevedere un percorso di integrazione, altrimenti avremo sempre a che fare anche con degli ‘sbandati'”.
Se non integriamo gli immigrati avremo solo sbandati
La vera solidarietà non è far venire qui tutti, sottolinea Fontana. “Ma accogliere solo le persone a cui si può offrire casa e lavoro. Il resto è ipocrisia, anzi egoismo”. A Milano agiscono bande di giovani nordafricani. “Ancora più preoccupante perché sono molto aggressivi. E pericolosi perché difficilmente controllabili. Se non li integriamo finiscono nelle mani della criminalità organizzata”. Si può dire che la percentuale di reati commessi dagli extracomunitari sta diventando insostenibile? “Si può dire. E non è razzismo”. Inevitabile lo scontro a distanza con il sindaco Beppe Sala, che ha sempre negato l’emergenza sicurezza. “Finalmente anche gli altri si son resi conto di quello che dicevamo da tempo”, dice polemico Fontana in merito al pressing (tardivo) sul Viminale del primo cittadino di Milano.