Sintesi – Ariccia
Sintesi
Viale dei Castani, 17 – 00072 Ariccia – Roma
Tel. 06/45557597
Sito Internet: www.ristorantesintesi.it
Tipologia: creativa
Prezzi: antipasti 16/22€, primi 18€, secondi 24/28€, dolci 10/12€
Chiusura: Martedì e Mercoledì
OFFERTA
Si conferma sugli ottimi livelli dell’ingresso in guida avvenuto lo scorso anno, questo valido ristorante che ha portato una cucina di ricerca ad Ariccia, luogo famoso ai più, da un punto di vista gastronomico, per le fraschette. Tre giovani soci, due in cucina e una in sala, gestiscono con competenza e passione una proposta che gioca con maestria con consistenze e tendenze, in piatti che hanno pure il merito di una presentazione curata. Si possono provare ordinando à la carte oppure scegliendo uno dei due percorsi degustazione da 7 o 9 portate rispettivamente a 70 e 90 euro (quest’ultimo a fantasia dello chef), volendo abbinabili con 4 o 5 calici di vino (40 e 50 euro) oppure con succhi e kombucha (35 euro, disponibile solo per menù da 7 portate). La nostra esperienza è cominciata con dei deliziosi finger food: tartelletta di piselli freschi (croccanti) e a crema, cannolo di ricciola e polvere di sommacco, foglia di carote e senape e taco di canasta con acidello, cipolla in agrodolce ed erbette. Ottima pure la pagnottella calda servita con del burro montato, quindi spumoso, con alici, insieme a una ciambella pomodoro e basilico e a un cracker alle alghe. Fra i due antipasti provati abbiamo preferito l’eccellente crudo di persico servito con asparago bianco fermentato all’uovo di quaglia in oliocottura con crème fraîche e una vignarola in diverse consistenze, in quanto prevaricata nei sapori dal nido realizzato con zeste di carciofi fritti. Buoni, per proseguire, i tortelli di erbe con aglio orsino, kefir e bottarga (impercettibile) dalla bella nota acida, ma il piatto migliore del pasto è stato senza dubbio lo strepitoso risotto affumicato, mantecato con grasso di pecora e servito con battuto di pecora e alloro. Ben eseguito pure il piccione, con il petto cotto da manuale servito con delle nocciole e la coscia sotto forma di hamburger, a nostro avviso una preparazione che non la valorizzava appieno; peccato, inoltre, per la mancata proposta dei fegatini, protagonisti attesi quando si parla di piccione. Originale e perfetto per preparare il palato al dolce il predessert, una mousse di ceci con sorbetto di mela e tagete, a cui è seguita una crema al mascarpone con mosto e olio di pino mugo. Al caffè è dedicata una carta con tre opzioni di un’ottima torrefazione romana: l’espresso scelto, però, un Ethiopia che abbiamo bevuto con soddisfazione in altre occasioni, lo abbiamo trovato sottoestratto e smussato nelle sue caratteristiche, principalmente in un’acidità appena accennata.
AMBIENTE
Piacevole atmosfera di stile nordico per la sala dalle forme squadrate e con alcuni “pannelli” ricoperti di muschio. Ben distanziati e dimensionati i tavoli lasciati a vista. Nei mesi caldi alcuni coperti trovano spazio nella veranda antistante il locale.
SERVIZIO
Coordinato alla perfezione da Carla Scarsella, preparata, disponibile ed estremamente cortese.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net