Sondaggio: FdI sale al 29,6, gradimento della Meloni al 53%. Il Pd frena, malissimo il M5s
Maggio propizio per il centrodestra e il governo Meloni: secondo il sondaggio del Corriere, effettuato da Nando Pagnoncelli, FdI si mantiene al primo posto con il 29,6% crescendo ulteriormente rispetto ai due mesi precedenti. Ancora più lusinghiero il giudizio degli italiani per quanto riguarda l’attività di Giorgia Meloni e del governo.
Per il sondaggio la luna di miele del governo con gli italiani prosegue
In particolare il gradimento personale nei confronti del presidente del Consiglio ha raggiunto il picco dei giudizi positivi (53%) dalle elezioni del 25 settembre a oggi, superato solo dal sondaggio del dicembre 2022. La luna di miele degli italiani con il governo Meloni prosegue anche in base all’altro quesito. E cioè sul gradimento complessivo nei confronti del governo. Qui l’indice di gradimento è invece del 51 per cento.
FdI vede quota 30 per cento, sempre più primo partito
Per quanto riguarda il sondaggio relativo ai singoli partiti, detto che Fratelli d’Italia torna a vedere quota 30, invertendo il lieve calo fatta registrare nei due mesi precedenti, emerge che l’effetto Schlein per il Pd non c’è stato. Non sono bastate la copertine di Vogue, le battaglie per l’armocromista, i comizietti televisivi. Il Pd resta staccata da FdI di oltre 9 punti. Un secondo posto al 20,4% che registra un calo dello 0,3%. Malissimo il M5S di Giuseppe Conte, che registra la più grande emorragia di consensi. Scende infatti al 15%, con una flessione di ben 1,5 punti. Segno che la campagna per il reddito di cittadinanza non è così condivisa dallo stesso elettorato grillino. Nel centrodestra cresce invece la Lega di Salvini (allo 8,2% con uno 0,2 in più rispetto all’ultimo sondaggio). Tiene Forza Italia (7,7%). Stabile anche la quota di astenuti e indecisi che rimane ragguardevole (39,5%). Sulla base di queste stime il centrodestra prevale nettamente sul centrosinistra (46,5% a 25,7%). Oltre 21 punti di distacco.
Berlusconi ricoverato ha guadagnato 10 punti in più nel gradimento
Pagnoncelli riporta sul Corriere anche il gradimento dei leader, con Meloni “fuori concorso” al 51 per cento. Al primo posto si colloca un terzetto rappresentato da Conte, Berlusconi e Schlein, con un indice di gradimento pari a 31. Il leader di Forza Italia, da poco tornato dopo il lungo ricovero in ospedale, ha fatto registrare una crescita di ben 10 punti rispetto all’ottobre dello scorso anno. A riprova di una vera e propria ondata di affetto (e di riconoscenza) di tanti italiani per il Cavaliere.
Diamo sostanza al gradimento per la politica anche estera di Giorgia Meloni richiamando il Memorandum d’intesa (MoU) del 27 aprile con il Regno Unito. L’associazioneeuropalibera ha commentato la politica estera dell’Italia, afflitta in particolare dalla endemica divisività politica, che vuole fungere da battistrada in Mediterraneo verso l’Europa e verso l’Africa. Questa divisività è tanto più negativa quanto espressione di una opposizione da parte di una politica di sinistra senza valore. In tutto questo, la Nato è la pietra angolare di questa nostra politica, oggi, come domani in caso di nuova vittoria del presidente Donald Trump.
La complessità della situazione geostrategica con la guerra in atto ha raggiunto limiti non gestibili da Roma. Felice scelta quella di condividere un dialogo strategico a tutto tondo con un partner come il Regno Unito, con il quale poter mettere in colonna e affrontare le molteplici sfide a livello globale.
Giorgia Meloni e Rishi Sunak hanno iniziato un cammino. Al Mediterraneo, crocevia di culture, razze, religioni, serve stabilità, non ultimo, per affrontare il confronto fra il mondo arabo e la radice culturale europea che ha generato la democrazia; che fonda sul rispetto dell’essere umano, della donna, la dignità e le libertà. L’intera popolazione musulmana del Mediterraneo, come oggi lo intendiamo allargato, ha bisogno di decidere se attualizzare il Corano, meglio, l’ortodossia islamica, con il rispetto dei Diritti Umani sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’unione europea, sopratutto nel Diritto di Famiglia. Le tre religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo, islamismo possono convivere pacificamente se “nessun credente si opporrà alla religione di un altro credente” (Così, nel nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso, dalla Carta di Medina). La nomina di Luigi Di Maio, Rappresentante Speciale dell’Ue nel Golfo, assolutamente insufficiente per affrontare questo cammino è un’altra dimostrazione di quanto fallimentare sia l’impostazione data all’Unione europea.
Giorgia Meloni e Rishi Sunak fanno entrambi parte della Fabian Society e hanno la nostra fiducia.
e’ dal 2011 che il Popolo dei moderati, disorientato, NON trovava una persona Carismatica Concreta e Capace di prendere per mano e dargli Dignità Politica . Il Presidente Meloni sta riuscendo a ridargli quella Dignità Perduta in Patria in UE e nel MONDO senza presunzione e prepotenza ma con UMILTA’ Coerenza Credibilità e Capacità Politica.,e i risultati si Vedono in modo tangibile : FATTI CONCRETI NON parole.