Strage dei Georgofili 30 anni dopo. Meloni: “Nessuno potrà mai dimenticare, il popolo seppe reagire”

27 Mag 2023 13:31 - di Penelope Corrado
strage via Georgofili

«Nessun fiorentino, nessun italiano, potrà mai dimenticare la strage dei Georgofili. Così come nessuno potrà mai cancellare dalla memoria quegli anni così difficili per la nostra nazione, segnati da altri sanguinosi attentati e stragi. Il governo rivolge il suo pensiero commosso a tutti i famigliari delle vittime e rinnova il suo ringraziamento ai servitori dello Stato che, spesso nell’ombra e tra mille difficoltà, hanno lottato e lottano contro la mafia. E che con il loro instancabile lavoro avvicinano sempre di più il definitivo tramonto della criminalità organizzata». Lo dichiara il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a trent’anni dall’attentato compiuto dalla mafia a Firenze.

Strage degli innocenti a via dei Georgofili: un neonato tra le vittime

Il premier ricorda «la lunga scia di terrore di fronte alla quale il nostro popolo seppe reagire, dimostrando la forza della legalità e la solidità delle istituzioni». E sull’attentato di Firenze, aggiunge: «Un feroce attacco allo Stato, una guerra dichiarata alla Repubblica per vendicarsi del carcere duro, una ferita gravissima inferta all’Italia e al suo patrimonio artistico e culturale».

«Nella notte tra il 26 e il 27 maggio di trent’anni fa – prosegue Meloni – la mafia decise di colpire con tutta la sua forza Firenze, facendo saltare in aria un’autobomba carica di 250 chilogrammi di esplosivo sotto l’Accademia dei Georgofili. Il crollo della Torre delle Pulci uccise Fabrizio e Angela Nencioni, le figlie Nadia di 9 anni e Caterina di appena 50 giorni. A perdere la vita anche Dario Capolicchio, 22 anni, morto nell’incendio dell’edificio di fronte alla Torre. Decine di feriti e incalcolabili i danni al patrimonio. L’onda d’urto della bomba investì il centro storico della città, Palazzo Vecchio, la Chiesa di Santo Stefano e Cecilia e la Galleria degli Uffizi, distruggendo per sempre alcuni capolavori e causando danni ingenti a molte opere».

La Russa: “30 anni dopo non dimentichiamo la scellerata violenza mafiosa”

Dedica parole solenni e commosse, in un messaggio indirizzato ai familiari delle vittime della strage di 30 anni fa, anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa: «Indelebile – scrive la seconda carica dello Stato – è in tutti noi il ricordo della scellerata violenza mafiosa che la notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 ha colpito al cuore la città di Firenze e tutta l’Italia con trecento chilogrammi di esplosivo che hanno spezzato vite innocenti, cagionato oltre quaranta feriti e deturpando luoghi di arte e di storia».

«Ma indelebile – prosegue La Russa – deve anche essere il ricordo del coraggio e dell’orgoglio con cui a Firenze e in ogni altro luogo del nostro Paese, nelle Istituzioni così come in ogni ambito della società, l’Italia seppe sconfiggere il ricatto della paura. Ecco quindi che questa cerimonia, oltre ad essere un’irrinunciabile occasione per rinnovare un comune abbraccio ai familiari delle vittime di via dei Georgofili e a chi porta le cicatrici visibili e invisibili di quella vile strage di mafia, rappresenta altresì un’opportunità per non dimenticare quanto essere Nazione significhi riconoscersi in un comune legame identitario».

«Un legame su cui costruire una comunità nazionale sempre più unita nella difesa di quei valori fondamentali di legalità e giustizia che sono cardine della nostra democrazia e della nostra libertà», ricorda il presidente del Senato.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *