Suor Monia Alfieri: “Bene il liceo del Made in Italy. Cari giovani, sfruttate questa occasione!”
Bene il liceo del Made in Italy, perché i valori della bellezza e della qualità sono “altamente educativi”, e perché il settore “rappresenta un’occasione dalla portata economica davvero enorme”. Suor Monia Alfieri, cavaliere al Merito della Repubblica, esperta di scuola e sistemi educativi, promuove il nuovo corso di studi proposto dal governo. “Da sempre – ha spiegato – sono convinta della necessità di approfondire lo studio di ciò che ci caratterizza e che ha reso grande le nostre aziende a livello mondiale”.
Suor Monia Alfieri: “Bene il liceo del Made in Italy: bellezza e qualità sono valori educativi”
La religiosa, che è tra l’altro legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline, intervistata dall’agenzia di stampa Adnkronos, ha ricordato che “il Made in Italy rappresenta un vanto, un fiore all’occhiello in tanti settori della nostra produzione industriale, artigianale e manifatturiera, Made in Italy è, infatti, sinonimo di qualità, di pregio, di attenzione al dettaglio e, al contempo, di passione, studio, pervicacia nel realizzare qualcosa di bello. Sono tutti valori altamente educativi e che possono, anzi devono, fare presa sul mondo dei giovani”. Dunque, ben vengano il liceo e la Giornata nazionale del Made in Italy, indicata nel 15 aprile e presente nel ddl dedicato alla materia.
Il settore è “un’occasione di portata enorme per l’economia e l’impresa”
“Confido che il liceo del Made in Italy – ha proseguito suor Monia Alfieri – possa costituire un’occasione di collaborazione e di sinergia tra scuola e impresa, tra scuola e mondo del lavoro e diventi l’occasione per creare nuovi posti di lavoro”. “Sono assolutamente convinta – ha aggiunto – del fatto che il settore del made in Italy rappresenta un’occasione dalla portata economica e imprenditoriale davvero enorme e che, mi si passi il termine, debba essere sfruttata fino in fondo”. “Mi auguro che questo nuovo corso di studi intercetti gli interessi di larga parte del mondo dei giovani, così da appassionarli al bello, al gusto, alla produzione di qualcosa in grado di creare benessere per l’intera collettività. Cari giovani, sfruttate questa occasione: il futuro dell’industria italiana – ha concluso la religiosa -è nelle vostre mani!”.