Una sentenza che sta facendo molto discutere. Negli Usa da inizio anno ci sono di media una strage al giorno, coinvolgendo molto spesso minorenni. La sentenza è stata emessa in un caso intentato da quattro ragazzi che avevano più di 18 anni ma meno di 21 quando volevano acquistare delle pistole. In base alla legge i genitori possono acquistare pistole per i figli; oppure, questo è il dettaglio bizzarro, i minori di 21 anni possono acquistare un fucile. Il giudice ha citato una recente decisione della Corte Suprema che ha ampliato il diritto alle armi previsto dal secondo emendamento. Si tratta della sentenza New York State Rifle and Pistol Association v. Bruen: che ha annullato una legge dello Stato di New York che poneva limiti rigorosi al trasporto di armi fuori casa.
Le polemiche suscitate dal giudice federale della Virginia
“Questa decisione non è una sorpresa”, ha dichiarato Jonathan Lowy, avvocato e attivista contro la violenza armata. Che ha citato in giudizio i produttori di armi da fuoco per conto delle vittime di sparatorie di massa e delle loro famiglie. “Il caso Bruen ha dato licenza a qualsiasi giudice di modificare qualsiasi legge sulle armi”. John Feinblatt, presidente del gruppo di difesa Everytown for Gun Safety, si aspetta che la sentenza venga ribaltata. È l’ultimo esempio di una campagna più ampia che porta avanti la lobby delle armi”, ha detto. “Non solo le armi sono la principale causa di morte dei bambini e degli adolescenti negli Usa,:ma i dati mostrano che i giovani di età compresa tra 18 e 20 anni commettono omicidi a un tasso triplo rispetto agli over 21”.
Il caso potrebbe finire davanti alla Corte Suprema – ricostruisce Rainews- e arriva proprio dopo un’ondata di sparatorie di massa che ha attraversato gli Stati Uniti. E provocato decine di morti. Nel 2021, più di 47.000 persone sono state uccise da armi da fuoco nel Paese. Gli Stati Uniti sono in piena corsa per battere un nuovo, triste record: quello delle sparatorie di massa. Sono 22 i simili episodi avvenuti dall’inizio dell’anno in tutto il Paese. Il numero delle vittime, con gli otto morti del fine settimana, è salito così a 115. Una battaglia persa.