37 anni fa la mano de Dios e il gol più bello della storia del calcio. La “rivincita”di Maradona
37 anni fa il Messico entrò nella storia , trasformando il calcio in un’arte. Accadde nella capitale e nella sfida più attesa di quei mondiali giunti ai quarti di finale: Argentina-Inghilterra. La rivincita di una lunga contrapposizione partita dall’assurda guerra delle Malvinas . In quell’Atzeca che aveva celebrato, sedici anni prima, Italia Germania, Diego Armando Maradona si consacrò come Dio assoluto della pelota (Gianni Brera) segnando prima un gol palesemente irregolare e replicando con la più bella marcatura mai vista nella storia.
La mano de Dios
La prima rete al quarantanovesimo minuto. Su un cross l’intervento incredibilmente scorretto del Pibe de oro con la mano a scavalcare Shilton, epico portiere inglese. Ali Bin Nasser, l’arbitro tunisino, e i suoi guardalinee non videro nulla . Shilton (che ancora oggi fatica a sentire il nome di Diego) si mise a protestare inutilmente, cercando un conforto che non era possibile ottenere. Anche quella rete, oggi, sarebbe stata annullata dal Var con relativa ammonizione ma certamente Maradona non ci avrebbe nemmeno provato sapendo di poter essere visto. L’arbitro africano si portò a casa il pallone diventato oggi un prezioso cimelio.
Il gol del secolo
Dopo una rapina del genere bisognava emendarsi e cosi, cinque minuti dopo, il genio di Lanus si fece dare la palla da Enrique, a ridosso della sua area, e ne superò uno, due, tre, quattro, cinque, poi Shilton e poi dentro. Il gol del secolo, la rete più bella della storia era stata segnata. Hoddle, Reid, Sansom, Butcher e Fenwick i cinque figli di Albione messi giù come birilli. Inutile la rete finale di Gary Lineker. L’Argentina vinse ma Maradona non si sarebbe più fermato. Un’altra straordinaria doppietta al Belgio in semifinale e poi l’assist del 3-2 nella finale contro la Germania che gli regalò il sogno di una vita. La coppa del mondo cui avrebbe fatto seguito, l’anno successivo, il primo scudetto con il Napoli. 34 anni dopo sarebbe morto , a soli sessant’anni e in circostanze tutte ancora da chiarire.
“Rubare ai ladri non è peccato”
Insieme allo stupore generale per la rete più bella della storia, il capitano biancoceleste a fine partita fu inseguito per chiarire il gol segnato irregolarmente e fu lì che nacquero due frasi famose. «È stata la mano di Dio» e «Rubare ai ladri non è peccato», confermando l’attitudine a capopopolo e l’avversione verso quel Regno Unito thatcheriano che, a dire degli argentini, aveva sottratto loro le isole Falkland. Maradona avrebbe visto svanire per un rigore inesistente , quattro anni dopo in Italia, il suo secondo consecutivo mondiale. Quello del 1986, al netto di Valdano e Burruchaga, lo vinse con una squadra che oggi farebbe fatica a giocare in serie A. Con un numero dieci inimitabile.