Adriano Celentano: «Ciao Silvio, porca miseria, mi dispiace». Le parole di Signorini e Barbara D’Urso
«Porca miseria…! Ciao Silvio! Mi dispiace! Anche se so che, in qualunque posto tu sia ora, finalmente avrai finito di soffrire a causa dei tanti malanni di cui sei stato preda in questi ultimi mesi». Adriano Celentano su Instagram ricorda Silvio Berlusconi. «Molti sono i politici che possiamo ricordare. Però nessuno di questi aveva il pregio che avevi tu. Tu sei stato l’unico, sia nel bene che nel male, a rappresentare in pieno il carattere curioso di noi italiani. E io credo che nel bilancio di Gesù, non mancherà un occhio di riguardo, non solo per te, ma anche per noi…».
Da Adriano Celentano ad Alfonso Signorini. valanga di messaggi
Centinaia i messaggi arrivati dal mondo dello spettacolo. Il post di Adriano Celentano ha fatto il giro del web. Poi è stata la volta di Alfonso Signorini, legato da un affetto profondo al Cavaliere. «Ti voglio ricordare così. Nell’allegria di casa mia, tra tante risate, un buon bicchiere di vino e gli affetti di una vita. Con te perdo un secondo padre, quel padre che mi hai promesso saresti stato quando ho perso il mio. Hai mantenuto quella promessa, fino all’ultimo. Grazie Presidente. Sempre con te».
Barbara D’Urso: «Così cominciò la storia di Mediaset»
«Una mente geniale, che ha avuto il coraggio di creare la prima tv privata in Italia e l’ardire di dare un’opportunità anche a me». Lo evidenzia Barbara D’Urso, in un’intervista a “La Stampa”. Racconta quando negli anni ’70 a TeleMilano58 «eravamo io, Massimo Boldi, Teo Teocoli, Diego Abatantuono, Claudio Lippi e Patricia Pilcher. Un’avventura meravigliosa. A Milano 2, sotto l’Hotel Jolly. Berlusconi veniva tutte le sere. Voleva sapere che cosa stavamo facendo e che cosa avremmo detto. Aveva un’energia incredibile. E la trasmetteva a tutti. Eravamo orgogliosi di far parte di quel progetto».
«Innamorato pazzo del suo lavoro»
«Eravamo agli inizi di una tv sperimentale», ricorda Barbara D’Urso. «Partecipavo a una trasmissione con Claudio Lippi. Ero nel cast di “Goal” e facevo anche l’annunciatrice». Poi aggiunge: «Eravamo dentro a un’avventura che avrebbe portato alla nascita di Mediaset». Che cosa le ha insegnato Berlusconi? «La dedizione assoluta per il lavoro. L’attenzione per i dettagli. Io sono una maniaca del controllo. Proprio come lo era Silvio. Innamorato pazzo del suo lavoro, da sempre e per sempre. Anche negli ultimi mesi gli capitava di chiamare se durante un programma in prima serata vedeva qualcuno che gli sembrava vestito in maniera poco adatta».