Anche Tiziano Ferro intona il tormentone sull’utero in affitto: “Quella legge è una cattiveria contro gli omosessuali”
Tiziano Ferro da Los Angeles monta su tutte le furie per le politiche del governo Meloni contro l’utero in affitto e la maternità surrogata. Il cantautore italiano che ha sposato un manager americano e che vive in California, ha adottato due neonati, un maschio e una femmina e in un’intervista al settimanale Grazia sale (idealmente sulle barricate)
La proposta di legge contro la maternità surrogata che arriverà il 19 giugno alla Camera? «Sarebbe l’ennesimo decreto contro gli omosessuali: avessero almeno il coraggio di dirlo chiaramente – ha tuonato il cantante originario di Latina -. Se il problema fosse davvero la gestazione per altri, la maggior parte delle coppie che ci ricorre sono eterosessuali. Però, una volta tornate in Italia, quelle coppie possono vedere riconosciuti i loro diritti di genitori, perché è difficile che qualcuno chieda ragioni di come è nato quel bambino». Nell’intervista non si fa alcun riferimento alla mamma biologica.
Tiziano Ferro parla di “schiaffo” ricevuto dal Consolato italiano
Tiziano Ferro, che vive stabilmente a Los Angeles insieme al marito Victor Allen e ai due bambini, ha fatto come altri personaggi famosi, come il cantautore Elton John e l’ex governatore della Puglia Nichi Vendola. La legge italiana sulle famiglie Lgbt e il recente stop alle registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali? Un affronto che non va giù a Tiziano Ferro. «Sono bambini che vengono menomati. Loro che, se in Italia finiscono in ospedale e uno dei due genitori è lontano, non possono contare sulla presenza dell’altro».
«Però sai che ti dico? – dice il cantante che prepara il tour estivo negli stadi – I figli come i nostri, o quelli cresciuti da un genitore single, sono stati così terribilmente voluti, così visceralmente amati che verranno su fortissimi. Inevitabilmente diventeranno la nuova classe dirigente e politica del Paese. Allora sì che voglio vedere di quali leggi sulla famiglia si faranno portavoce».
Il desiderio più grande di Tiziano Ferro è che l’Italia riconosca che i suoi figli hanno due genitori. «Quando sono andato al Consolato italiano per registrarli all’anagrafe, quel modulo da dove il nome di Victor era escluso mi è arrivato come uno schiaffo. Allora non li ho mai iscritti. A queste condizioni che falsano la realtà del loro stare al mondo, non avranno il passaporto italiano», ha concluso il cantante intonando l’ennesimo insopportabile tormentone contro il governo.