“Basta una chiamata di Putin”: Lukashenko minaccia l’uso di armi nucleari. “Se aggrediti, non esiteremo”
L’allarme antiaereo è stato attivato in tutta l‘Ucraina nelle prime ore del mattino. Alcuni edifici civili di Kryvyi Rih sono stati presi di mira dai russi durante la notte. Lo ha riferito il sindaco Oleksandr Vilkul: il bilancio ancora provvisorio è di sei vittime, con oltre una ventina di feriti. Mentre la controffensiva ucraina prosegue, la Bielorussia minaccia, senza “alcun dubbio”, l’utilizzo di armi nucleare in caso di aggressione. Dio non voglia, ma non ci saranno esitazioni nel prendere questa decisione se ci sarà un’aggressione contro di noi”. «Abbiamo ricevuto bombe e missili dalla Russia. Le bombe sono tre volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki». La minaccia angosciante del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko arriva da un’intervista al canale televisivo di stato russo Rossiya-1, ripresa dall’agenzia di stampa statale Belta. Si tratta del primo dispiegamento di armi tattiche nucleari russe nucleari al di fuori della Russia dalla caduta dell’Unione Sovietica.
Nuova minaccia nucleare, Lukashenko: “Abbiamo ricevuto bombe e missili dalla Russia”
Oltre alla Russia, anche la Bielorussia. La minaccia nucleare, conseguenza della guerra in Ucraina e delle tensioni tra il blocco occidentale e Mosca, raddoppia e chiama in causa anche Lukashenko. Nell’intervista, il presidente bielorusso ha dichiarato che non è stata la Russia a cercare di posizionare le proprie armi nucleari in Bielorussia; ma che Minsk abbia richiesto la restituzione delle armi che in precedenza si trovavano in Bielorussia. E Lukashenko ha aggiunto: «Non appena tutte le armi verranno consegnate, verranno distribuite in tutta la Bielorussia. Abbiamo questi depositi: ne abbiamo già ripristinati cinque o sei e e ripristineremo altri».
Lukashenko: “Lasciate che i nemici tremino”
Il presidente bielorusso ha proseguito: «Siamo sempre stati il bersaglio. Volevano farci a pezzi dal 2020. Nessuno ha ancora combattuto contro un paese che possiede armi nucleari». E ha concluso: «Lasciate che i nemici tremino». “Non sarà un problema coordinarsi: io risponderò e lui risponderà al telefono in qualsiasi momento, ovunque ci troveremo. Ci siamo già accordati”. Queste armi nucleari tattiche serviranno da ”deterrente contro un potenziale aggressore”; e ”non dovrebbero esserci esitazioni nell’usarle se necessario”, ha poi riferito Lukashenko, come riporta l’agenzia di stampa Belta. ”Non ho intenzione di combattere contro l’America, per cui per ora mi basta quest’arma tattica” e non strategica, ha aggiunto il leader bielorusso. La guerra sta subendo un’escalation. In Ucraina, intanto, si contano i danni.