Berlusconi, ecco tutte le tappe della persecuzione orchestrata dalle “toghe rosse”

12 Giu 2023 18:30 - di Roberto Frulli

Non c’è persona, in Italia e, forse, neanche nel mondo  che sia stata così tanto perseguita e, in molti, troppi casi, vergognosamente perseguitata, come Silvio Berlusconi, da una certa magistratura ideologizzata con il supporto di una parte della stampa che si è prestata a spalleggiare iniziative giudiziarie inverosimili. Dietro le quali non è difficile intravedere l’ombra di una sinistra incapace di confrontarsi sul piano politico al punto da scegliere la via giudiziaria per cercare di mettere fuori gioco l’avversario.

Esattamente ciò che sta accadendo in questi mesi negli Stati Uniti a Trump. Da questo punto di vista, la vita di Silvio Berlusconi è divisa in due dal crinale della sua discesa nel campo della politica: c’è un prima, il Silvio Berlusconi imprenditore celebrato e applaudito, e c’è un dopo, nel momento in cui il geniale inventore della Tv italiana privata fa una scelta politica, di libertà. E si schiera.

L’ordine di scuderia è rendergli la vita impossibile, intimidirlo, accerchiarlo dal punto di vista giudiziario, costringerlo ad abbandonare la politica. In pratica: lasciare il campo libero alla sinistra.

Ma non hanno fatto i conti con l’uomo Berlusconi, con la sua determinazione, il suo carattere.

È da quel momento che, improvvisamente, uno dei più grandi self made man al mondo inizia ad essere dipinto e perseguito come un mostro capace delle peggiori nefandezze: non c’è articolo del codice penale che non gli venga contestato, più e più volte. Addirittura le inchieste contro di lui vengono spezzettate e distribuite in più Procure, assolto e riprocessato nuovamente in maniera tale che il messaggio sia chiaro: non si deve sbarrare il passo ad una certa sinistra che va a braccetto con certa magistratura.

È sufficiente lasciar parlare i numeri per comprendere quella che è stata la più  vergognosa persecuzione giudiziaria che ha dovuto patire Silvio Berlusconi.

Dal 1994 Berlusconi ha dovuto affrontare 35 processi e rispondere di almeno 40 capi d’imputazione.

Gli sono stati contestati reati come corruzione, falso in bilancio, concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio, concorso in stragi, frode fiscale, corruzione giudiziaria, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita, aggiotaggio, insider trading, rivelazione di segreto d’ufficio, concussione, favoreggiamento della prostituzione minorile, traffico di droga e tanti altri.

L’unica condanna definitiva  è arrivata, in Cassazione, il 1º agosto del 2013: 4 anni di reclusione per frode fiscale nel processo sui cosiddetti diritti tv Mediaset.

Vale la pena di ricordare che nel giugno di tre anni fa, a distanza di dieci anni dalla decisione della Suprema Corte, si è tornato a parlare della vicenda perché il relatore in Cassazione di quella sentenza, Amedeo Franco, parla di “plotone d’esecuzione” nei confronti del leader di Fi.

Decine e decine le sentenze definitive di assoluzione incassate da Silvio Berlusconi dopo processi infiniti imbastiti da parte dei soliti magistrati.

Il leader di Forza Italia è stato assolto definitivamente al processo Sme-Ariosto che ipotizzava una presunta corruzione del giudice romano Renato Squillante,

Altra assoluzione per Silvio Berlusconi anche nel procedimento sulle presunte tangenti alla Guardia di Finanza, così come nella vicenda Telecinco per la violazione della legge Antitrust e frode fiscale.

E ancora un’assoluzione anche per il falso in bilancio nel caso Medusa, la società cinematografica del Cavaliere.

Poi c’è la vicenda Mediatrade: i magistrati di Milano lo accusavano di essersi appropriato indebitamente di fondi della società: assolto.

Sempre per il caso Mediatrade, ma a Roma, Berlusconi viene assolto dai reati di evasione fiscale e reati tributari.

Altra assoluzione, nella vicenda All Iberian 2 per falso in bilancio e poi, stesso reato, nel caso Sme-Ariosto.

Dopo la condanna a 7 anni in primo grado nel processo “Ruby” per concussione e prostituzione minorile, il leader azzurro è stato assolto in appello e poi in Cassazione.

Il 15 febbraio scorso, poi, Berlusconi è stato assolto a Bari anche nel processo “Ruby ter” nel quale era accusato di corruzione in atti giudiziari.

C’è, poi, la lunga serie di sentenze di non doversi procedere per intervenuta prescrizione: corruzione per la compravendita dei senatori (relativa ai 3 milioni che avrebbe dato a Sergio De Gregorio, dichiarata prescritta anche dalla Cassazione dopo la condanna a 3 anni inflitta al Cavaliere in primo grado.

Quindi c’è la rivelazioni di informazioni coperte da segreto per il caso Bnl-Unipol: dopo la condanna in primo grado a un anno di reclusione, per Berlusconi è arrivata la prescrizione sia in appello che in Cassazione.

Poi le accuse di falso in bilancio e appropriazione indebita per i bilanci Fininvest.

Prescrizione anche qui come per la vicenda All Iberian 1 nella quale la magistratura milanese ipotizzava l’esistenza di 23 miliardi di lire di finanziamenti illeciti al Psi di Bettino Craxi.

Ancora: l’accusa di consolidato e falso in bilancio sempre per i bilanci Fininvest, la corruzione giudiziaria per il Lodo Mondadori, le presunte tangenti all’avvocato inglese David Mills per la corruzione giudiziaria, il falso in bilancio per la compravendita del giocatore Lentini. Tutto prescritto.

Nella storia giudiziaria di Berlusconi ci sono anche due amnistie: una relativa ai terreni di Macherio, per il cui processo è imputato per falso in bilancio, e l’altra relativa alla falsa testimonianza nel processo P2.

Svariate anche le archiviazioni per Silvio Berlusconi: dalla spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest ad un ipotizzato e mai dimostrato traffico di stupefacenti, dalle tangenti per la Pay Tv al concorso nelle stragi mafiose del 1992-1993, dall’abuso d’ufficio per i voli di Stato alla diffamazione aggravata dall’uso del mezzo televisivo, fino al caso Santoro per le ipotizzate pressioni, mai dimostrate, per impedire la messa in onda della trasmissione televisiva Annozero.

Ancora, la fantasia della magistratura italiana ha estratto dal cilindro perle come quella della vicenda dell’Imu, relativa al caso della lettera inviata a milioni di italiani con la promessa di rimborsare la tassa in caso di vittoria alle elezioni.

Altra archiviazione per la presunta e indimostrata corruzioneBerlusconi era indagato con l’ex-direttore di Raifiction, Agostino Saccà, per la raccomandazione di cinque attrici.

Berlusconi era, poi, ancora sotto processo per il caso escort, nel quale è stato rinviato a giudizio per “induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria”, in sostanza per aver pagato l’imprenditore Gian Paolo Tarantini inducendolo, così, a mentire sulle escort portate nelle sue residenze estive fra il 2008 e il 2009.

Infine, a parte il nulla di fatto nell’inchiesta per illecito al Movimento italiani nel mondo e la corruzione dei senatori Razzi e Scilipoti, il leader di Fi era finito più volte sotto inchiesta come mandante esterno delle stragi di mafia del 1992-’93.

Berlusconi venne indagato una prima volta dalla Procura di Palermo – addirittura poco dopo la sua discesa in campo del 1994 – e poi archiviato.

Non bastava, evidentemente, perché il leader azzurro viene indagato e, poi, archiviato anche a Caltanissetta.

Infine Berlusconi viene indagato, addirittura più volte dalla Procura di Firenze.

Si può ragionevolmente definire Silvio Berlusconi un imputato a vita per quei magistrati italiani che hanno speso milioni di euro – nella quasi totalità dei casi inutilmente – per perseguire e perseguitare il leader di Forza Italia.

L’ultimo capitolo giudiziario fiorentino si era arricchito grazie al cosiddetto ‘filone Baiardo’, il favoreggiatore dei boss Graviano, con la presunta foto che immortalerebbe Silvio Berlusconi in compagnia del generale dei carabinieri Francesco Delfino e del boss di Brancaccio Giuseppe Graviano.

La storia giudiziaria di Silvio Berlusconi è, praticamente, un’anomalia mondiale, l’uomo più processato e perseguitato con l’uso politico della giustizia.

Commenti

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  • Iliana tini 12 Giugno 2023

    Per fortuna gli Italiani onesti lo hanno capito ed ora la sinistra è i loro compagni di merende, pagheranno per un po’ di tempo, l’italiano li vuole più vedere ne tantomeno ascoltare, quello che mi meraviglia che vengono chiamati è pagati in trasmissioni di Mediaset, vedi sansonetti, vedi romano vedi la signora bionda da Del Debbio…