Berlusconi, il ricordo in Senato. La Russa omaggia “l’unicità dell’uomo, colpito più volte ma mai affondato”

20 Giu 2023 18:26 - di Bianca Conte
Berlusconi Senato

Dopo qualche secondo di silenzio, chiesto dal presidente del Senato per omaggiare Silvio Berlusconi, l’emiciclo si scioglie in un applauso di commozione che stempera il dolore che intride la commemorazione a Palazzo Madama, dedicata al ricordo del leader azzurro scomparso il 12 giugno scorso. Sul suo scranno, in Aula, un maxi fascio di rose bianche. E tra i banchi di Forza Italia, dove il padre nobile del partito aveva fatto ritorno a settembre, a seguito dell’ultima tornata elettorale vincente, emozione e partecipazione sono visibili sui volti di amici, colleghi e collaboratori. Sugli scranni del governo hanno preso posto i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Accanto a loro i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e quello per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. Tanti anche i viceministri e sottosegretari, tra cui la sottosegretaria alla difesa Isabella Rauti. Tutti toccati dal momento solenne.

Berlusconi, La Russa alla commemorazione in Senato: «Mettiamo nell’angolo gli odiatori impenitenti»

Poi, il presidente del Senato Ignazio La Russa, chiamato a fare gli onori di casa, rompe il silenzio e apre la seduta celebrativa dedicata alla memoria del leader azzurro, sottolineando, tra ricordi e considerazioni: «Berlusconi non c’è più, ma in qualche modo c’è più di prima. Nel bene e nel male cambia il rapporto tra gli italiani e la politica con Silvio Berlusconi, e per quanto egli abbia subito molti contraccolpi, si può affermare che venne più volte colpito, ma mai affondato». Quindi, esortando a mettere «nell’angolo gli odiatori impenitenti anche nel giorno del dolore», e a «far emergere così il giudizio sull’unicità dell’uomo», La Russa ha chiesto alla platea di osservare un minuto di silenzio. E l’Aula si è abbandonata a un lungo e sentito applauso.

Gianni Letta al Senato in rappresentanza della famiglia del Cav

Un omaggio al quale si sono inopportunamente sottratti solo gli esponenti del M5S… Poi, dopo l’applauso che ha salutato le parole di La Russa, il presidente dell’Assemblea si è fatto portavoce dei 5 figli e del fratello del Cav, Paolo, che hanno affidato il loro sentito ringraziamento per la commemorazione alla presenza di Gianni Letta. Così, le telecamere si sono concentrate sullo storico braccio destro e consigliere del leader azzurro, che ha contraccambiato in piedi e con le mani giunte, nella tribunetta riservata al pubblico.

Tajani: «Era un uomo di Stato al servizio dei cittadini, un combattente che rispettava tutti gli avversari»

Una tenacia e una passione, quelle di Berlusconi, che anche il ministro Tajani ha voluto ricordare proprio in una delle cattedrali della politica: «Ci tengo a ricordare Berlusconi combattente – ha esordito il vicepremier e coordinatore di FI – l’uomo che ha sempre e comunque rispettato tutti gli avversari politici. Che ha sottolineato sempre che nessuno di noi aveva nemici personali, nessuno di noi che militavamo nel suo partito doveva avere problemi personali con chi non la pensava come noi». Perché Berlusconi – ha tenuto a puntualizzare Tajani nel suo ricordo – ha sempre rispettato tutti gli avversari, pur con la forza del leader. Dell’uomo di Stato che metteva al centro sempre la persona».

«Un innovatore in tutti i campi, sempre al servizio dei cittadini»

Rilevando inoltre: «Berlusconi è stato un grande innovatore in tutti i campi: nell’industria. Nelle comunicazioni. E in politica. Ha sempre avuto dell’istituzione una immagine di servizio: lo Stato al servizio dei cittadini. Ogni sua scelta partiva sempre dalle esigenze dei più deboli, che per lui erano importanti come il potente del mondo…».

Ronzulli in lacrime: «Berlusconi vittima di ingiustizie tornò al Senato da vincitore»

Commozione e devozione politica, in Aula, riecheggiano nelle parole dei senatori azzurri. E diventano finanche palpabili con le lacrime di Licia Ronzulli, la capogruppo al Senato di FI, legata da stima e affetto sinceri al Cav, e che, con un filo di voce, al momento del suo intervento in Aula ammette: «Scusate ma oggi non riesco a parlare a braccio, devo leggere un testo… È troppa la commozione…». Poi, vincendo quel momento di evidente dolore, tra le lacrime ha proseguito rievocando «gli anni dei processi, la “decadenza” e il ritorno in campo e in Parlamento. Vittima di decisioni ingiuste – ha ricordato la Ronzulli – Berlusconi è tornato in questo Senato da vincitore». Concludendo: «Per me camminare al suo fianco, apprendere dalla sua saggezza, condividere vittorie e sconfitte. Come imparare a sorridere degli insulti, raccogliere le sue delusioni, è stato un privilegio assoluto di cui sarò per sempre grata alla vita».

La gratitudine di Salvini per l’uomo, il politico, l’amico

Una gratitudine, una stima profonda e una sincera amicizia sono i sentimenti che animano anche l’intervento di Matteo Salvini. Il vicepremier e leader della Lega, nel rendere omaggio a Berlusconi – l’uomo, il politico, l’amico – ha voluto sottolineare «la grandezza di Silvio Berlusconi», che «non è disgiungibile dal suo tratto umano. Il legame per la sua mamma, per la sua famiglia, per la sua Milano, per il suo Milan». Rimarcando in calce: «Lascia a tanti un grande vuoto. Ci mancheranno il genio, la guida, i consigli, il sorriso, i rimproveri. Tuttavia, è nostro dovere portare avanti la sua straordinaria eredità di valori», ha quindi concluso.

Monti su Berlusconi: «Ha cambiato la mia vita introducendomi al servizio della cosa pubblica»

Non solo. Anche il senatore a vita Mario Monti, alla commemorazione, ha avuto per Silvio Berlusconi parole di riconoscenza e apprezzamento. «Mi ha introdotto al servizio della cosa pubblica e cambiò la mia vita con la candidatura a commissario europeo». Aggiungendo peraltro: «Fu sempre rispettoso del mio ruolo. Gli serberò per questo per sempre viva riconoscenza professionale. Ma anche da presidente del Consiglio il mio rapporto con lui è sempre stato improntato alla massima correttezza». Una correttezza riconosciuta da tutti, che i senatori del M5S non sono stati in grado neppure di emulare, rifiutandosi di prendere la parola e negando applausi e riconoscimenti a un leader, la cui statura di uomo e di politico di lungo, tutti gli altri hanno saputo e voluto riconoscere ufficialmente…

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