Berlusconi lo odiano anche da morto. Da Montanari a Lerner quelli che non ce la fanno a tacere

13 Giu 2023 15:30 - di Redazione
Berlusconi

La morte di Silvio Berlusconi è un evento storico. Ma fingono di non capire. Tutti presi dal vortice dell’attimo, o dalla contemplazione del proprio ombelico, o dalla fedeltà a ossessioni maligne, non se ne fanno una ragione. E così, a modo loro, protestano. Inveiscono. Si dissociano. Nella vana speranza di farsi notare. Mentre tutt’al più rimediano qualche insulto via social. Insomma, Berlusconi giganteggia lo stesso nei loro confronti, nei confronti di “pulci che hanno la tosse”.

Cominciamo con Gad Lerner. Infastidito al massimo dalle prime pagine dei giornali a suo dire troppo “celebrative” che posta tutte insieme in un tweet. Segue commento davvero bizzarro: “Dopo la celebrazione televisiva di ieri guardatevi le prime pagine dei giornali di oggi. E poi, per favore, piantatela di lamentarvi dell’egemonia culturale della sinistra”.

I media a suo dire sarebbero tutti influenzati, quindi, da una mentalità di destra perché aprono tutti su Berlusconi. Quindi, sempre a suo dire, la morte di Berlusconi non sarebbe una notizia troppo rilevante. Oppure non ha gradito i titoli. Dovevano, che so, raffigurarlo a testa in giù per compiacere il suo istinto di vendetta?  Tra le risposte, spicca quella di Attilio Lioi: “Questa è patetica! Con cosa altro avrebbero dovuto aprire ? Con l’andamento della raccolta delle cozze a Taranto?”. Già, con che cos’altro?

Poi abbiamo il neopartigiano Tomaso Montanari rettore dell’università per stranieri di Siena che annuncia: nella mia università no bandiere a mezz’asta. E poi: “Mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano”. Il tweet poi sparisce. Forse per timore delle reazioni. Segue petizione dei moralisti-inquisitori. La sentenza di Montanari dà la misura del suo ego ipertrofico: “È vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati”.

Anche Marco Travaglio si becca repliche infuocate.  “Siete il niente umano”, gli manda a dire Rita Dalla Chiesa. Più diretta Tiziana Maiolo: “Vergognatevi. Merde”. Luigi De Magistris non ce la fa a stare zitto: “La sospensione per tutta la settimana delle votazioni in Parlamento per la morte di Berlusconi è davvero inaccettabile”, scrive su Twitter.

Avrebbe potuto imitare Saviano, Boldrini, Lucarelli, rinchiusi in un bilioso silenzio aspettando che “passi la nottata”, come ha detto la scrittrice Viola Ardone. Insomma, anche da morto dà loro fastidio. Risulta urticante. Resta l’ossessione principale. Ma nonostante le loro lagne e i loro ditini puntati Berlusconi, da morto, si prende lo spazio che gli compete. Continuando a farli arrabbiare.

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