Bimba scomparsa, sgombero e sequestro dell’ex hotel Astor: l’ordine arrivato dalla Dda

17 Giu 2023 9:26 - di Redazione
hotel astor

È in corso lo sgombero dell’ex hotel Astor di Firenze, la struttura occupata da decine di famiglie, dove viveva anche Kata la bimba peruviana di 5 anni scomparsa dal primo pomeriggio di sabato scorso. L’immobile, inoltre, è ora oggetto di un decreto di sequestro preventivo, emesso dal giudice delle indagini preliminari di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Al via lo sgombero dell’ex hotel Astor. L’immobile sotto sequestro preventivo

Nel corso delle indagini più volte i carabinieri, anche con le unità cinofile, hanno perquisito l’ex hotel alla ricerca della bimba scomparsa o di indizi, l’ultima nuovamente nella serata di ieri. Perquisizioni sono state effettuate anche nell’edificio confinante. Le attività di sgombero sono condotte e coordinate dalla Questura e dal comando provinciale dei Carabinieri, mentre la risistemazione delle famiglie è a cura dei servizi sociali del comune di Firenze. Sul posto anche vigili del fuoco e personale del 118. La struttura era stata occupata abusivamente, tra il 19 settembre 2022 e il giugno 2023, da cinquantaquattro persone, suddivise in diciassette nuclei familiari, di cui diciannove minori.

Il comunicato della Procura

“I sopralluoghi compiuti dalla polizia giudiziaria, in occasione del tentato omicidio del 28 maggio 2023 e, successivamente, dell’ipotizzato sequestro di persona a scopo di estorsione di Mia Kataleya Chiclio Alvarez del 10 giugno 2023, hanno confermato – si legge in una nota della procura di Firenze – la presenza nell’immobile di numerosi nuclei familiari. Si è ipotizzato il delitto di invasione di edifici. Sussiste il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa, impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio occupato, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati e comporti il rischio di ripetizione di reati contro la persona connessi alle condizioni di accesso alla gestione dell’immobile”.

Incaricato il genetista che dovrà estrarre il Dna dallo spazzolino di Kata

Secondo quanto trapelato, ieri sera, dopo l’ennesima perquisizione un’altra persona sarebbe stata accompagnata in Procura come informata sui fatti. Intanto la Procura ha nominato Ugo Ricci, genetista dell’Istituto di medicina legale dell’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, per estrarre il Dna dallo spazzolino e dal pettine di Kata. Sempre nell’ambito delle indagini, mentre i familiari della bambina scomparsa sono stati trasferiti per ragioni di sicurezza in una struttura di accoglienza, oggi sono state ascoltate al palazzo di giustizia altre due occupanti dell’ex hotel: una donna romena e una giovane peruviana. La Procura, con i pm Giuseppe Ledda e Christine Von Borries, sta indagando per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione.

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