Borges, si chiude la saga giuridica sulla sua eredità: il tribunale la assegna ai 5 nipoti della moglie

28 Giu 2023 12:38 - di Redazione
eredità Borges

Scomparsa la moglie di Jorge Luis Borges (1899-1986) si era aperta la “questione” sull’eredità del grande scrittore argentino. Una vexata quaestio rimasta nel limbo, e che ha messo in subbuglio il mondo culturale ed editoriale sudamericano (e non solo). Ebbene oggi, beni, diritti d’autore sulle opere e la guida della Fondazione Internazionale Jorge Luis Borges, hanno finalmente indicazioni e risoluzioni giuridiche precise: un giudice di Buenos Aires ha posto fine al casus belli della successione rimasto in sospeso.

Eredità di Borges, il tribunale ha chiuso la vertenza

La notizia dell’assenza di un testamento ha lasciato il mondo letterario argentino nello sgomenti visto che la Kodama ha dedicato tutta la sua vita a proteggere l’eredità del marito, creando anche una fondazione a nome di Borges. Ma oggi, come rilancia l’Adnkronos in queste ore, è finalmente risolta la questione ereditaria legata ai beni letterari – e non solo – del grande scrittore argentino. A circa tre mesi dalla morte di María Kodama, avvenuta lo scorso 26 marzo all’età di 86 anni senza lasciare testamento, il Tribunale di Buenos Aires ha dichiarato eredi della vedova di Borges i suoi cinque nipoti, figli del fratello Jorge Kodama e della moglie María Luisa Massini. María Victoria Kodama, terza figlia della coppia e avvocato degli eredi, ha comunicato la notizia della sentenza al quotidiano argentino La Nacion. Il giudice ha posto così fine a diatribe, rivendicazioni e asserzioni in punta di legge, che ha scosso il mondo culturale argentino particolarmente sensibile all’argomento.

I 5 nipoti della moglie dichiarati eredi universali

La sezione numero 11 del Tribunale civile, presieduto dal giudice Alejandra Abrevaya, ha dichiarato eredi universali di Borges «i nipoti Mariana del Socorro Kodama y Massini, Martín Nicolás Kodama y Massini, María Victoria Kodama y Massini, Matías Kodama y Massini e María Belén Kodama y Massini. Queste sono le uniche persone che hanno presentato i loro diritti ereditari nel procedimento». I cinque nipoti ereditano i beni immobili e personali e il patrimonio di Kodama (compresi gli eventuali debiti). Sono stati anche designati rappresentanti legali per i diritti d’autore dell’opera di Borges fino al 2056. Dell’eredità fanno parte anche due case. Un palazzo. E l’archivio con i manoscritti di Borges.

Borges, una saga giuridico-letteraria in assenza di un testamento

«Oggi inizia una nuova tappa nell’opera di Borges. Nell’amministrazione dei diritti dell’opera di Borges. E nella diffusione di quell’opera», ha dichiarato a La Nacion Fernando Soto, avvocato e amico di María Kodama. Oltre che colui che ha dato il via a questa saga letterario-giuridica all’inizio di aprile, quando aveva chiesto alla giustizia di avviare il processo di successione in assenza di un testamento. Gli eredi sembrano intenzionati a nominare un esecutore delle opere di Borges e Kodama. I cinque nipoti intendono, inoltre, sostenere il lavoro della Fondazione Internazionale Jorge Luis Borges, creata da Kodama nel 1988.

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