Buttafuoco: “Berlusconi ha introdotto il sorriso nella politica. I giovani lo riconoscono immediatamente”
“La sua vita sembra la Commedia di Dante Alighieri”. Pietrangelo Buttafuoco da par suo offre un ritratto “letterario” di Silvio Berlusconi. Dal Sommo Poeta al Machiavelli del “Principe”, ma anche a quello della “Mandragola”. Lo scrittore ed editorialista sta per pubblicare un libro sul Cavaliere: “S’intitola Beato lui – Panegirico dell’arcitaliano Silvio Berlusconi. Ed esce la prossima settimana da Longanesi. Era già in distribuzione ad aprile quando lui entrava in ospedale e nessuno poteva sapere come sarebbe uscito. Abbiamo, quindi, deciso di posticiparlo”.
Buttafuoco: ” Chi ha osteggiato Berlusconi è stato sempre ricambiato con un sorriso»
«Berlusconi ha introdotto nella politica, intesa come polis, il sorriso. A questo riguardo, l’immagine che era solito usare, “abbiamo il sole in tasca”, è più che mai emblematica. Come Mary Quant con la sua minigonna ha cambiato il costume, così lui ha cambiato per sempre la nostra contemporaneità», analizza Buttafuoco in una lunga intervista su La Verità. «Solo studiandolo nella distanza potremo capire l’unico personaggio che l’Italia consegna alla storia e alla memoria. Pensiamo a quante nuove parole sono state coniate a causa sua. Anche chi l’ha osteggiato ha sempre trovato la sorpresa di vedersi ricambiare con un sorriso».
Berlusconi l’Arcitaliano. “La sua vita sembra la Commedia di Dante”
Berlusconi, Buttafuoco: “La sua personalità è un romanzo universale”
Insomma, si potrebbe scrivere una Divina Commedia attraverso tutti i mondi che Berlusconi ha toccato durante la sua attività di politico, imprenditore e visionario sempre un passo avanti con i tempi. Una personalità più grande di tutti i moralismi – spiega- . «Uso apposta la categoria della commedia perché in lui si compendiano Carlo Goldoni, Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti: quella vena viva che fa dell’Italia il luogo specialissimo della commedia come romanzo universale». Dobbiamo raccontarlo “con il metro della critica letteraria”, sostiene, sottolinendone umanità e sincerità di affetti come tratto predominante: «C’è più sincerità d’affetto nei suoi nemici che in molti suoi finti amici: quelli che lo abbracciavano come si abbraccia una cassaforte».