Caos Pd, tutti contro Elly che tace su Grillo dopo l’abbraccio letale al corteo 5S. E D’Amato lascia

18 Giu 2023 16:24 - di Chiara Volpi
Schlein Pd

Dopo il c’eravamo tanto amati di ieri, Elly Schlein paga lo scotto di quell’abbraccio letale e di quelle congratulazioni di solidarietà politica indirizzate a Giuseppe Conte a favore di telecamera. La presenza della segretaria dem alla manifestazione del M5S con Beppe Grillo ha spinto l’ex assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, a lasciare l’assemblea nazionale del Pd. Anzi, di più: ha scatenato un terremoto politico all’interno del Nazareno, la cui onda lunga non smette di riecheggiare.

Caos nel Pd, Schlein muta su Grillo e il partito le si rivolta contro

La bomba scoppia ieri, e deflagra in tutto il suo fulgore nel preciso istante in cui Beppe Grillo sale sul palco e comincia a delirare esortando il popolo grillino a organizzarsi in brigate, e a reagire con veemenza nelle strade con il passamontagna. I parlamentari e gli iscritti del Pd storcono il naso, ma sia Elly Schlein che Stefano Bonaccini tacciono. Da più parti ci si aspetta una reazione, un commento. O meglio, un’aperta e netta dissociazione da quanto accaduto sul palco con l’intervento dell’ex comico. A lungo, però, non una parola è uscita di bocca dai vertici del Nazareno.

Terremoto nel Pd, D’Amato non ci sta: «Mi dimetto. Brigate e passamontagna anche no»

Intanto Alessio D’Amato, consigliere della Regione Lazio, ratifica il suo addio. «Ho comunicato a Stefano Bonaccini le mie dimissioni dall’Assemblea Nazionale del Pd. Brigate e passamontagna anche no. È stato un errore politico partecipare alla manifestazione dei 5S. Vi voglio bene, ma non mi ritrovo in questa linea politica», si legge in una nota dell’ex assessore alla Sanità della giunta guidata da Nicola Zingaretti. Dal presidente del Pd è arrivata «la risposta che mi attendevo da chi ha quel ruolo: di riflettere e comprendere. Ma gli ho spiegato che la mia decisione è ferma. Le dimissioni si danno, non si annunciano. Sono abituato così», contro-replica D’Amato da laRepubblica.it.

«Un errore partecipare a una manifestazione che si è connotata con parole d’ordine inaccettabili»

Per lui non ci sono dubbi: «È stato un errore partecipare a una manifestazione che si è connotata con parole d’ordine inaccettabili: brigate, passamontagna. Anche no. Sono parole inaccettabili per chi arriva da una cultura riformista e di sinistra, che ha sempre combattuto queste forme di violenza verbale». E anche se ammette che sull’uscita dal partito, non ha ancora preso una decisione, D’Amato conclude: «Sono valutazioni che farò insieme ad altri nei prossimi giorni. Non mi ritrovo in questa linea politica».

Ma D’Amato non è il solo: da Parrini alla Picierno, tutti contro la Schlein

E D’Amato non è certo il solo in contrapposizione alla scelta della segretaria dem Elly Schlein di prendere parte alla piazza grillina. Aspre critiche sono arrivate anche da altri esponenti del Pd. Come Dario Parrini, senatore dem, che non ha apprezzato la presenza del segretario alla testa del corteo, fianco a fianco con Conte, a sua volta a braccetto con Grillo. «In Italia è agghiacciante usare insieme, per di più dal palco di un partito, le parole brigate e passamontagna. Data la storia della nostra Repubblica, ci sono cose che è irresponsabile dire, quale che sia l’intenzione con cui si dicono», ha tuonato il dem sparando a zero su Grillo e colleghi.

Levata di scudi nel Pd: A cosa ci uniamo? Alle parole aberranti di Ovadia sull’Ucraina? O alle farneticazioni di Grillo»

La nuova linea del Pd targata Elly Schlein, e intervallata da silenzi imbarazzati, va stretta a molti del resto. Persino l’europarlamentare Pina Picierno oggi ha duramente commentato mosse e parole volate ieri dalla piazza di Conte e Grillo. Così, riperticando frasi e appelli sconsiderati lanciati ieri dal palco capitolino, la dem ha rimarcato: «Unire le opposizioni è fondamentale. Ma intorno a cosa ci uniamo? Alle parole aberranti di Moni Ovadia sull’Ucraina? O alle farneticazioni di Beppe Grillo sui passamontagna?». Interrogativi rimasti in sospeso: la Schlein non risponde. Non dichiara. Non ammette, non si dissocia e non corregge.

Angelucci: Grave errore aderire alla manifestazione 5S. Non si capisce più la linea del Pd

Nel frattempo, però, anche Mariano Angelucci – consigliere comunale e candidato segretario al congresso del Pd Lazio – in una nota manda a dire: «È stato un grave errore aderire alla manifestazione del M5S. Non si capisce più quale sia la linea del Pd su temi molto importanti per la nostra storia e la nostra comunità. Così non va bene. Siamo d’ accordo che si debba dare del tempo alla Segretaria, ma non si capisce più che cosa è il nostro partito». Un partito che, appena poche righe dopo, Angelucci definisce emblematicamente una realtà politica «che ha perso qualunque elezione dopo aver preso tutte le decisioni negli ultimi anni». Ma anche in questo caso, mentre base e commilitoni dem si rivoltano, Elly Schlein e Stefano Bonaccini continuano a tacere-

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