Casal Palocco, Matteo Di Pietro finisce agli arresti domiciliari per la morte di Manuel

23 Giu 2023 12:52 - di Federica Argento
Casal Palocco matteo di Pietro

E’ stato arrestato Matteo Di Pietro,  il conducente della Lamborghini che a Casal Palocco ha travolto la smart in cui è rimasto ucciso il piccolo Manuel Proietti. Per lo youtuber del gruppo TheBorderlinesono stati disposti incredibilmente gli arresti domiciliari. Misura cautelare emessa dal gip in presenza di gravi indizi di colpevolezza e se la cautela è necessaria: in questo caso con ogni probabilità per timore di inquinamento delle prove o per pericolo di fuga.

Casal Palocco, Matteo Di Pietro ai domicilari: si aggrava la sua posizione

Al momento la Procura di Roma è al lavoro per la ricostruzione di quei momenti tragici: la velocità della Lamborghini, l’analisi dei cellulari e la dinamica dell’incidente stesso. Si aggrava la posizione di Matteo Di Pietro: oltre all’analisi della velocità da lui tenuta e ritenuta al momento comunque di gran lunga superiore ai 30 chilometri orari previsti dalla segnaletica stradale; il fatto che ci fosse anche un attraversamento pedonale all’incrocio fra via di Macchia Saponara e via Archelao di Mileto, prima del punto di impatto, potrebbe avere un peso ulteriore sulla ricostruzione della dinamica dello schianto.

Casal Palocco, i 4 giovani a bordo del Suv Lamborghini potrebbero essere sentiti ancora

I quattro giovani a bordo del Suv insieme a Di Pietro, riporta il Corriere della Sera, potrebbero essere verbalizzati per la seconda volta: sono stati sentiti dai vigili urbani subito dopo l’incidente, ma potrebbero essere ascoltati ancora. L’orientamento sarebbe quello di rimanere concentrati sulle loro posizioni, sui ruoli avuti da ciascuno sulla Lamborghini. Lasciando così da solo Di Pietro davanti alla responsabilità di quanto accaduto. Difficile pensare che qualcuno di loro possa ammettere ora di aver disturbato Di Pietro mentre guidava.

Casal Palocco, Matteo di Pietro ai domiciliari: le telecamere sugli autobus

Importanti saranno le immagini delle videocamere presenti su ben due bus dell’Atac che passavano in quel maledetto mercoledì nel luogo dello schianto. Quelle telecamere potrebbero aver ripreso dettagli importanti per chiarire la dinamica della tragedia. Gli autobus sono più di uno – riporta la Stampa-. Restano non indagati, al momento, gli altri quattro ragazzi a bordo del Suv.

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