
Colombia, 4 fratellini trovati vivi nella giungla a 40 giorni dall’incidente aereo: l’ultimo ha 11 mesi (video)
Miracolo nella tragedia in Colombia: quattro bambini sono stati trovati vivi nella foresta dell’Amazzonia 40 giorni dopo l’incidente aereo del primo maggio al quale sono sopravvissuti. Lo ha annunciato il presidente colombiano Gustavo Petro parlando di ”un giorno magico”. Incontrando la stampa a Bogotà, Petro ha detto che i bambini «sono deboli. I medici si stanno occupando di loro». I sopravvissuti sono quattro fratelli di 13, 9, 4 anni e 11 mesi. La loro mamma è morta nello schianto dell’aereo Cessna 206, insieme ai due piloti del velivolo.
Incidente aereo in Colombia, 4 bambini trovati vivi dopo 40 giorni nella foresta dell’Amazzonia
«Li abbiamo trovati tutti vivi», hanno comunicato i militari al governo nazionale. Parole che riecheggiano dal l quotidiano El Tiempo, che nel dare le prime, sommarie informazioni sulla vicenda, a esordito definendo il ritrovamento dei 4 bambini vivi a oltre un mese dallo schianto, appunto, «un miracolo». L’incidente aereo risale al primo maggio, quando il Cessna 206 ha perso quota ed è finito nella selva del Guaviare del dipartimento di Caquetà. Quel giorno – riferisce il Tgcom 24 – l’Aeronautica civile della Colombia segnalava che un piccolo aereo aveva denunciato difficoltà di volo, prima di far perdere le sue coordinate.
Lo schianto, la morte dei tre passeggeri, adulti, le ricerche dei piccoli
A quel punto le autorità locali si sono messe sulle orme dell’apparecchio, che hanno ritrovato sedici giorni di ricerche dopo, incagliato nelle fitta vegetazione. Solo poco prima, gli uomini impegnati nelle ricerche avevano rinvenuto i corpi senza vita dei tre adulti (i due piloti e la mamma dei quattro fratellini). I giovanissimi sopravvissuti, hanno ricostruito i media locali, sarebbero riusciti a resistere nutrendosi di frutta e ortaggi, dando una incredibile prova di coraggio e di tenacia.
Colombia, i 4 fratellini sono riusciti a sopravvivere nutrendosi di frutta e ortaggi
Eppure, proprio sulle prove della loro presenza e sulle orme dei soccorritori in cerca dei piccoli, si è concentrata l’attenzione dei media. Che, nel riportare quelle poche informazioni che trapelavano sulla vicenda, hanno riportato anche una polemica politica scatenatasi a un certo punto della narrazione. Una bagarre, quella sul caso dei fratelli Mucutuy, che ha addirittura coinvolto il presidente della Colombia, Gustavo Petro, il quale il 18 maggio – riferisce sempre il Tgcom 24 – avrebbe cancellato dal proprio account Twitter un messaggio nel quale dava conto del ritrovamento dei minori.
Annunci, smentite e oggi la fine ufficiale del caso: la storia di un ritrovamento “miracoloso”
Un messaggio che alla sete di notizie sul caso, associava anche il miraggio dell’agognato lieto fine nel dramma. Ma, soprattutto, un annuncio che poi, a stretto giro, Petro si è visto costretto ad annullare, spiegando: «Ho deciso di cancellare il messaggio per il fatto che l’informazione ricevuta dall’Icbf (Istituto colombiano del benessere familiare) non è potuta essere confermata. Mi dispiace per quanto accaduto», scriveva Petro. Oggi, a 40 giorni dall’incidente e a meno di un mese da quell’anticipazione poi ritirata, l’attesa risoluzione del caso.
Sotto un video da Youtube