Conte a braccetto con Schlein. Ma poi c’è Grillo: “Guardate che siete diventati, andate affanc…”

17 Giu 2023 19:11 - di Lisa Turri

Conte spera nella rinascita ma Grillo gli rovina la festa. Che bella piazza, che folla inaspettata… Giuseppe Conte finge di crederci nel rilancio del “suo” M5S sospinto ai margini e deludente per i suoi stessi sostenitori. Incassa la partecipazione di Elly Schlein alla manifestazione “Basta vite precarie“. Lei ci va per non farsi scippare tutti i temi della sua agenda radicale: dal no alla guerra al salario minimo, passando per il reddito di cittadinanza che – ovviamente – non si tocca, gridano a gran voce i partecipanti (20mila secondo gli organizzatori). Conte arruola anche la banda di Ultima Generazione. Schlein aveva detto che andavano ascoltati. Lui va oltre e se li porta sul palco allestito in largo Corrado Ricci dove il corteo termina dopo la partenza da piazza della Repubblica.

Il Conte transformer da rosso si fa subito green: “Hanno voltato le spalle alla transizione ecologica. Non lo permetteremo”. Poi ci mette una spruzzata di antiberlusconismo: “Non sono un ipocrita – dice giustificando la sua assenza al funerale di Silvio Berlusconi – non era certo un campione di virtù. Non bastano opinionisti e commentatori con master in adulazione per riscrivere la storia”.

Il no alla guerra è affidato a Moni Ovadia. “La guerra – scandisce dal palco – è colpa della Nato che è andata oltre i suoi confini. L’Europa è serva degli Stati Uniti. Hanno sputato sulla nostra Costituzione”. Tutto il repertorio, insomma, del pacifismo radicale e anti-Usa.

A sorpresa arriva anche Beppe Grillo, che se  la prende subito con il caro-alberghi a Roma. Segue discorso apocalittico. “Il progresso, l’intelligenza artificiale, farà dagli 80 a 100 milioni di disoccupati nei prossimi anni. L’unica forma di contrasto potrà essere il reddito di cittadinanza universale incondizionato. Oppure la prossima sarà l’epidemia della disoccupazione”.

Grillo, rubando la scena a Conte, ha bistrattato anche i suoi: “Vi ho preso che eravate piccolini, guarda cosa siete diventati… volete il leader? Siate leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e andate a sistemare le cose. Reagite”.  Poi i soliti funambolismi: “Il voto ai 16enni? Io andrei oltre. Farei il voto per aspettativa di vita: quello di 16 anni vota 8 volte. Quello di 80 non vota, che ha un’aspettativa di vita di sei mesi…”. E su Conte: “Lavorate sui territori, raccogliete i progetti e poi mandateli a Conte, prima o poi li capirà. Ci mette il suo tempo, ma prima o poi li capirà”. E saluta: “Io ormai voglio bene a tutti, andate affanculo”.

“La manifestazione indetta da Conte a Roma, con un Pd sempre più accodato ai grillini e alla sinistra radicale – ha commentato Augusta Montaruli – ricorda agli italiani i disastri compiuti da chi ha governato quasi ininterrottamente negli ultimi 10 anni prima dell’avvento del governo Meloni. Avevano detto di aver abolito la povertà e forse finalmente si sono resi conto di non esserci riusciti? Le politiche di sterile assistenzialismo hanno ucciso il mercato del lavoro ed è per questo che gli elettori si sono rivolti a Fratelli d’Italia e al centrodestra”.

“La piattaforma del M5S è opposta a quella di qualsiasi partito riformista, europeista e liberal-democratico – afferma a sua volta Carlo Calenda – sull’Ucraina, sul rapporto con Russia e Cina, sui sussidi a pioggia, sulla pretesa di “abolire la povertà” per decreto, sulla transizione ecologica, dove sponsorizzano ultima generazione e non hanno uno straccio di proposta realizzabile, sulla giustizia. Sono pericolosi populisti”.

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