Corte dei Conti, ma quale “bavaglio”. Dopo un vertice si sancisce il principio della leale collaborazione
Le commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera hanno dato il mandato ai relatori del dl Pa, Nazario Pagano (Fi) e Walter Rizzetto (Fdi). Il testo che contiene la norma sulla Corte dei Conti è stato quindi approvato e sarà all’esame dell’aula di Montecitorio da lunedì.
Il presidente della Corte, Guido Carlino, convocato in audizione a Montecitorio (su richiesta delle opposizioni) per dire la sua sull’emendamento, presentato mercoledì, ha smorzato i toni e gettato acqua sul fuoco delle polemiche di chi parla di “emendamento bavaglio”. L’emendamento ridimensiona i poteri della Corte dei Conti perché i magistrati contabili non potranno più operare il «controllo concomitante», cioè in corso d’opera, sui progetti del Pnrr. Ieri si è svolto un incontro chiarificatore tra i vertici della Corte dei Conti e il governo. Al termine del quale una nota di Palazzo Chigi ha spiegato quali sono stati gli esiti del confronto.”È stata condivisa la necessità di una piena e leale collaborazione tra le istituzioni – recita la nota – e ribadita la volontà di rafforzare il confronto e il dialogo, con l’adozione, nel rispetto delle competenze, di un modello di relazione e scambio di informazioni più intenso e puntuale. Il Governo e la Corte dei Conti colgono l’occasione del Pnrr per innovare la collaborazione attraverso l’istituzione di un comune tavolo di lavoro, nella prospettiva di una revisione dei seguenti istituti: 1. Disciplina della responsabilità erariale; 2. Meccanismo del controllo concomitante; 3. Adozione di un codice dei controlli“.”Il Presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino – afferma in una nota il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto (Fdi) – durante la sua audizione nelle Commissioni Affari costituzionali e Lavoro ha – in modo esplicito e inequivocabile – affermato che non può essere considerato ‘un bavaglio alla Corte’ l’emendamento presentato dal Governo in fase di esame del decreto Pa. Il Presidente ha poi aggiunto che la stessa Corte dei Conti ha già presentato dei rapporti semestrali sulla spesa pubblica. Trovo quindi strumentali le dichiarazioni di chi parla di ’emendamento bavaglio’. Ringrazio il Presidente Carlino per la sua presenza nelle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro e per la cortese disponibilità ad intervenire”.
“Voglio inoltre ricordare che il controllo concomitante della Corte dei conti è stato previsto dall’art. 11, comma 2, della legge 4 marzo 2009 n. 15 ed è rimasto inattuato per oltre un decennio. È stato nuovamente disciplinato nel 2020, ma non per il Pnrr in quanto all’epoca non esisteva. Per i fondi Pnrr la disciplina sul controllo della Corte dei conti è da rinvenirsi nel Dl n. 77 del 31 maggio 2021, Governo Draghi. La legge Draghi affida alla Corte dei conti il controllo sui fondi Pnrr nella modalità del controllo successivo sulla gestione e non del controllo concomitante, con criteri di cooperazione e coordinamento con la Corte dei conti europea. Con riferimento a quella che viene definita ‘paura della firma’ si tratta di misura che è volta a far sì che i funzionari e i dirigenti pubblici rispondano di danno erariale solo quando hanno agito con dolo o colpa grave (solo nei casi omissivi)”, conclude Rizzetto.
Intanto il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni sul Pnrr ha detto, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento ha detto che “la terza rata del Pnrr arriverà prossimamente e quando arriverà l’Italia avrà ricevuto metà dei fondi destinati, quindi, il piano è davvero molto importante non solo per l’Italia ma anche per la Commissione europea”.