Delitto Capovani, il rischio dell’impunità. Attesa per la perizia psichiatrica sull’assassino

24 Giu 2023 14:12 - di Roberto Garritano

Due mesi fa a Pisa Barbara Capovani, primario psichiatra appena cinquantacinquenne, veniva uccisa da Gianluca Paul Seung. Un’aggressione futile e cruenta che causò praticamente subito la morte cerebrale del medico. Seung fu arrestato poche ore dopo. Il movente sarebbe stato l’odio che il trentacinquenne napoletano di origine asiatica nutriva nei confronti degli psichiatri e della Capovani in particolare , della quale era stato paziente qualche anno prima. Seung si trova in carcere a Sollicciano ma l’attesa è tutta sulla perizia psichiatrica che inizierà di fatto la prossima settimana. Il Gip ha nominato come consulenti Renato Ariatti e Stefano Ferracuti, mentre il Pm ha indicato Rolando Paterniti. La difesa di Seung ha scelto, invece, il noto volto televisivo Alessandro Meluzzi.

Solo una volta definito “matto”

Gianluca Paul Seung era stato molte volte autore di aggressioni e oggetto di diverse perizie psichiatriche. Per tre volte su quattro era stato definito capace di intendere e di volere. La stessa, povera psichiatra toscana formulò  il 2019 dopo una settimana di ricovero la diagnosi di  “disturbo di personalità paranoide, narcisistico ed antisociale, associato con una consapevolezza lucida circa il disvalore delle sue scelte trasgressive. Una situazione non responsiva ai farmaci”. Da allora era iniziato sui social l’odio del futuro omicida nei confronti della professionista. Anche i periti Mauro Mauri e Gabriele Rocca ( quest’ultimo dell’Università di Genova) lo avevano diagnosticato come uno psicopatico ma capace e quindi non psicotico . L’unica perizia che lo definì incapace fu quella di Pietro Petrini (biochimico pisano), a seguito di rivelazioni dell’italo-cinese ( “Sono frutto di una sperimentazione , il mio cervello è blu”) che lo stesso successivamente definì frutto di una simulazione.

I ” deliri” erano falsi?

Dalle pagine social di Seung emergono dichiarazioni contro la stessa Capovani, Mario Draghi e  la Regina Elisabetta. Che molti ritengono possibile frutto di una strategia preventiva, una sorta di volontà di apparire per quello che non era. Appare singolare che solo la perizia Petrini ( peraltro scritta da un apprezzabile e bravissimo biochimico) abbia evidenziato sintomi psicotici. Se i periti, e successivamente il Gip in sede di incidente probatorio, decidessero per la non capacità, Seung finirebbe in una Rems ed eviterebbe il carcere. Il suo consulente di parte, Alessandro Meluzzi, ha già avanzato questa ipotesi.

Un criminale lucido

La presenza tra i periti di un nome come Stefano Ferracuti è indice e garanzia di obiettività e competenza. Molti psichiatri toscani che avevano incrociato Seung sulla loro strada come Di Fiorino , Ceru, Sarlo, hanno parlato di un criminale lucido ma non folle. Un antisociale ( tema quanto mai scottante e attuale) che dovrebbe stare in carcere. Vedremo cosa accadrà prima dell’estate, quando il lavoro di analisi su Seung sarà terminato.

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