De Benedetti sputa altro veleno sulla Meloni e fa il gufo: “Quella faccetta andrà a sbattere” (video)

3 Giu 2023 16:08 - di Luisa Perri
De Benedetti

Carlo De Benedetti, 88 anni, tessera numero 1 del Pd, residenza a Saint Moritz, torna a fare il tifo da curva contro il centrodestra (e contro l’Italia), tra insulti e profezie «C’è una banda di incompetenti che ci governa», ha detto nel corso di un dibattito pubblico, prendendo di mira i ministri Lollobrigida e Valditara. Per poi auspicare di «non vedere più quella faccetta per i corridoi di Palazzo Chigi».

Dal palco del 12esimo Festival della tv a Dogliani (Cuneo), l’editore del Domani, è tornato a sputare veleno contro Giorgia Meloni e contro il governo. «L’impreparazione di questa banda di incompetenti che ci governa, non faccio singoli nomi, tanto sono tutti uguali – sentenzia l’ex editore del Gruppo Espresso – Se pensiamo al ministtro dell’Agricoltura che parla di etnia, il ministro della Scuola, Valditara che dice delle cose imbarazzanti. Tanto è prevedibile quanto dura».

A questo punto, l’Ingegnere sale sul trespolo. «Ora dirò una cosa che scandalizzerà lei e chi ci sta a sentire: io sono convinto che Meloni andrà a sbattere. Andrà a sbattere sull’Europa, perché non è in grado di tenere il passo. È un problema di capacità, di essere adatto al ruolo. Un primo ministro che associa la parola stato alla parola pizzo, non è in grado di governare, non è solo un’indecenza, è un’incapacità».

E ancora. «Questa compagnia di giro che ci governo non è in grado di tenere il passo con l’Europa. Io lo dico con dispiacere, perché al di là di essere una persona tendenzialmente di sinistra, io ci tengo all’Italia. Sono un ammiratore dell’Italia. Il pensare di andare a sbattere mi toglie la soddisfazione di non vedere più quella faccetta lì per i corridoi di Palazzo Chigi».

“Non lo decide De Benedetti chi deve governare l’Italia”

“Si possono avere idee e visioni politiche diverse da Giorgia Meloni, da Fratelli d’Italia e dal centrodestra ma chi ha un ruolo pubblico nella società, come De Benedetti, dovrebbe sempre mantenere un equilibrio negli atteggiamenti ed evitare parole di odio che, inevitabilmente, si riversano sulla carta stampata e nel dibattito pubblico. Oltre ad essere fuori luogo, le sue parole sono state davvero inopportune e sgradevoli nei modi e nei toni irriverenti verso chi gli italiani hanno deciso debba essere alla guida del governo della nazione”. Lo dichiara l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo.

“De Benedetti non si è ancora reso conto che, suo malgrado, la stagione dei governi tecnici è finita e a decidere chi guida l’Italia sono soltanto i cittadini attraverso le elezioni. È così in Italia e sarà così tra un anno quando saranno sempre gli italiani a decidere, tramite libere elezioni, chi dovrà rappresentare la nostra nazione in Europa e i cittadini europei a quale maggioranza affidare la guida della UE”, conclude Procaccini

L’Ingegnere non riesce a parlare bene della Schlein: “È presto per giudicarla”

De Benedetti ha parlato alla platea di Dogliani anche della Schlein, ma in questo caso come un tenero nonnino che difende la nipote scapestrata: «Io ero per Schlein, pensavo che fosse più adatta a un cambiamento radicale. Non è ancora il momento per giudicarla». Per capire l’imparzialità dell’Ingegnere: gufo con i nemici, talpa con gli amici.

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