Dl Lavoro, via libera definitivo in Parlamento: archiviato il Rdc, ecco tutti i sostegni veri in arrivo
Con il via libera definitivo del Parlamento, si è concluso ieri l’iter di una riforma strategica per il lavoro: la Camera ha convertito in legge il Decreto Lavoro, varato dal governo Meloni lo scorso Primo maggio, con 154 voti a favore, 82 contrari e 12 astenuti, con il gruppo Azione-Italia Viva che aveva annunciato che non avrebbe votato. “Il nostro obiettivo è quello di promuovere il lavoro, accompagnare le persone attraverso la formazione e sostenere le fragilità con interventi come il nuovo assegno di inclusione. Miglioriamo la qualità dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, sosteniamo le famiglie con il taglio del cuneo fiscale e contributivo e rispondiamo con concretezza alle necessità di imprese e lavoratori”, ha commentato a caldo il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.
“Con l’approvazione da parte della Camera al dl Lavoro per la definitiva conversione in legge, il provvedimento finalmente entrerà in vigore con misure che, sono certo, daranno slancio al mercato del nostro Paese. Quella intrapresa, è la strada giusta, perché vediamo una ripresa del Pil e un calo della disoccupazione”, è stato invece il commento del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.
Le misure del Dl Lavoro, dai bonus ai fringe benefit
Dall’1 giugno al 21 settembre 2023 ai lavoratori del settore del turismo, inclusi stabilimenti termali viene riconosciuto un bonus estate pari al15 per cento delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e gli straordinari, valido come trattamento integrativo speciale che non concorre alla formazione del reddito. Il libretto famiglia, i vecchi voucher per pagare prestazioni di lavoro occasionali a collaboratori e collaboratrici domestiche, babysitter, insegnanti di ripetizioni, potranno essere acquistati anche in tabaccheria, oltre che sul sito dell’Inps e negli uffici postali.