Feltri: “Il Gay Pride è diventato un circo, giusto togliere il patrocinio. Molti gay la pensano così”

9 Giu 2023 9:25 - di Gabriele Alberti
Feltri Gay Pride

“Il Gay Pride è diventato una sorta di circo”. Vittorio Feltri non si nasconde dietro le parole, come suo costume. A costo di apparire politicamente scorrettissimo, sul ritiro del patrocinio alle manifestazioni di Roma e Milano ritiene che si sia fatta troppa cagnara. “Ho difficoltà a comprendere la polemica riguardante il rigetto, sia da parte di Regione Lazio prima che da parte di Regione Lombardia dopo, di  prendere parte al Gay Pride: manifestazione che tutti gli anni diviene una sorta di circo. Una sfilata folcloristica e terribilmente pacchiana che svilisce il concetto stesso di omosessualità, rendendola qualcosa di caricaturale e grottesco”.

Gay Pride, Feltri: “L’orgoglio non ha bisogno di patrocinio”

E’ il termine “orgoglio” che non quadra a Feltri in quei contesti, scrive nell’editoriale su Libero. “Si ciarla tanto di “orgoglio gay”, ma essere orgogliosi significa non piagnucolare: non farsi costantemente vittime delle istituzioni, della società, della destra; accusata a torto di omofobia”. Ancora: “Essere orgogliosi implica soprattutto il non avere bisogno di essere patrocinati”. Dunque per il direttore editoriale non c’è ragione per gridare allo scandalo e scetenare sceneggiate: “Il rifiuto di concedere il patrocinio a questo evento circense è, a mio avviso, giusto, razionale, logico e legittimo. Dal momento che i gay di ambo i sessi hanno l’intenzione di promuovere e difendere in quella occasione ciò che in Italia è illegale: ovvero la pratica della locazione dell’utero in attitto“.

Feltri: “Il Gay Pride finisce per promuovere ciò che in Italia è illegale”

Feltri pertanto apprezza il fatto “che le due Regioni abbiano avvertito l’esigenza irrinunciabile di prendere le distanze da tutto ciò”. E annota molte incongruenze:  “Non posso fare a meno di notare e di sottolineare che le contraddizioni da parte dei progressisti sono infinite. Essi sostengono la tutela della natura e poi vogliono snaturare gli esseri umani; al punto da distruggere il concetto stesso di maternità. Si dicono femministi ma sono pronti a fare di una donna un forno-fabbrica di bambini per coppie omosessuali. Dov’è il rispetto nei confronti del genere femminile?

“Nel mondo gay sono in molti a pensarla come me”

Precisa di non avere nulla contro il Gay Pride, né di giudicare l’umanità in base alle preferenze sessuali. Non è questo il punto. Lo dimostra il fatto che in molti la pensano allo stesso modo. “E sono pure convinto che nel mondo gay siano in parecchi a pensarla come me. E sarebbe il caso di dare loro voce senza criminalizzarli. Mi riferisco agli omosessuali che non si travestono da mignotte per salire su carri allegorici; che inorridiscono davanti all’ipotesi di prendere in locazione l’utero di una signora per farsi sfornare un pargoletto; che non hanno una crisi isterica se Regione Lazio e Regione Lombardia non sponsorizzano la manifestazione gay per eccellenza. Una istituzione – conclude Feltri– non può e non deve assolutamente promuovere condotte che travalicano i limiti della legalità”.

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