Fenix, Valditara: “Il ’68 ha rovinato il mondo della scuola”. Bernini: “Per medicina l’aumento è solo l’inizio”.
“Penso che quello che sta facendo il governo Meloni per gli studenti fuori sede e per garantire gli alloggi non lo abbia fatto nessuno. Anche questa è una politica di valorizzazione del merito”. Lo ha detto intervenendo al convegno sul merito nel corso di Fenix, la festa di Gioventù Nazionale, il ministro Annamaria Bernini.
“Riconoscere il diritto al merito significa dare a tutti la possibilità di studiare- ha aggiunto Bernini- senza quote di genere, rispetto alle quali il mio no è universale e riguarda anche la politica.”
“Abbiamo dato quattromila posti in più per le facoltà di medicina ed è solo l’inizio- ha aggiunto Bernini- Quando sono arrivata al ministero ho dovuto incontrare due fazioni: quelli che volevano chiudere tutto e quelli che volevano, invece, aprire tutto”.
“7500 posti in più per gli studenti, Schlein dice bugie”
“Ho letto una dichiarazione di Elly Schlein che diceva, tutta contenta, che non eravamo riusciti a raggiungere i target degli alloggi universitari. Bene, al netto del fatto che cantare vittoria su una cosa così non è mai proprio una manifestazione di grande amore per la propria nazione, il target di 7.500 posti letto, che non abbiamo negoziato noi, che non abbiamo chiesto noi, che abbiamo raccolto come dote, lo abbiamo raggiunto facendo tutto il possibile per raggiungerlo”.
” Il Covid- ha detto Bernini- ci ha insegnato che abbiamo bisogno di medici ma dovevamo aprire in maniera intelligente e graduale e l’abbiamo fatto insieme alle Regioni, con una programmazione seria. Abbiamo messo insieme la Conferenza delle Regioni, quella dei Rettori, l’Istat e abbiamo stabilito le esigenze da qui a sette anni dei nuovi medici. “” Abbiamo finanziato di più le università dando loro più risorse. Il patto che abbiamo stretto con loro è orientato a far stare bene gli studenti e a realizzare ciò di cui gli italiano hanno bisogno”.
Il ministro dell’istruzione: “Scuola sia autorevole, no a bullismo”
“La Scuola con la S maiuscola deve garantire libertà e democrazia ma deve anche formare al lavoro. Se il mondo della scuola non è in grado di fare questo denuncia fortemente i suoi limiti. Sull’autorevolezza dei docenti messa in discussione siamo partiti intanto dalla retribuzione. Abbiamo chiuso un grande contratto per un milione e duecentomila persone”. Così il ministro Giuseppe Valditara all’incontro sul merito nell’ambito di Fenix.
” Dobbiamo dare tutela agli insegnanti. Contro il bullismo e per una cultura del rispetto che, ovviamente, riguarda anche gli studenti. C’è la visione di una società della correttezza e del valore, del buonsenso, che è la società vincente che consente di dare un buon futuro”.
Il ’68? Un falso mito da superare
“Nel 1975, a metà degli anni Settanta, sono dati di Bankitalia e non di propaganda, si bloccò l’ascensore sociale, la scuola non fu più in grado di promuovere socialmente chi partiva da posizioni svantaggiate. Non è un caso, perché arrivò a ridosso di una stagione che compromise la capacità della scuola di promuovere lo sviluppo e dare opportunità a ogni ragazzo di superare il ’68 e attuare la rivoluzione del merito”. “Dobbiamo uscire da questa idea della scuola che risente ancora di tanti miti – ha aggiunto Valditara – promuovendo l’autorevolezza dei docenti e promuovere la persona di ogni studente”.
Occupazioni, solo a Roma mezzo milione di danni
Solo a Roma le occupazioni del 2021 ci sono costate mezzo milione di euro di danni”. ”Bisogna capire che i beni pubblici, della scuola, i computer, sono beni di tutti. Bisogna ripristinare la cultura del rispetto e della regole. Il ministro ha aggiunto di essere favorevole all’alternanza scuola-lavoro ma che questa debba essere svolta in totale sicurezza.