Figli delle coppie Lgbt, Ciriani: “La Procura di Padova applica la legge. I bambini sono sempre tutelati”
La trascrizione dei figli delle coppie Lgbt, la riforma della giustizia, i giorni di sospensione dei lavori parlamentari a seguito della morte di Silvio Berlusconi. Intervistato da Rtl 102.5, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha sgombrato il campo dall’ennesima serie di allarmi e vere e proprie bufale lanciati dalla sinistra. Invitando le opposizioni a un atteggiamento più responsabile.
“Sui figli delle coppie Lgbt vanno evitati gli slogan. I bambini sono sempre tutelati”
Sul caso dell’intervento della Procura di Padova sui figli delle coppie Lgbt “eviterei gli slogan, sono questioni da affrontare con prudenza e rispetto”, ha spiegato Ciriani, ricordando che “la Procura di Padova ha applicato le leggi” e che “i diritti dei bambini sono tutelati sempre e comunque”. A differenza di quanto stanno propagandando sinistra e mondo Lgbt, infatti, la decisione della Procura non ha nulla a che fare con il governo e tutto, invece, con le leggi in vigore in Italia e confermate dalla recente sentenza di Cassazione che ha imposto lo stop alle trascrizioni. Leggi, che è bene ricordarlo, la sinistra non ha mai cambiato nel lungo periodo in cui ha avuto la responsabilità del governo. Dunque, ciò che accade oggi è una propaganda bella e buona, che certo non aiuta la serenità del dibattito su una materia tanto delicata e nella quale, comunque, come sottolineato da Ciriani, i bambini restano sempre tutelati, esistendo anche lo strumento dell’adozione in casi speciali richiamato dalla stessa Cassazione.
Ciriani alle opposizioni: “Collaborino alla riforma della giustizia, anziché dire sempre no”
Anche sulla riforma della giustizia il ministro ha invitato l’opposizione a un atteggiamento più responsabile, ricordando che “in aula il dibattito ci sarà e sarà approfondito”. “Colpisce l’atteggiamento di chiusura pregiudiziale del Pd”, ha proseguito Ciriani, soffermandosi poi sul tema dell’abuso d’ufficio: “Non capisco perché il Pd non voglia partecipare alla discussione, il tema è sentito da molti loro amministratori”. Il ministro quindi ha ricordato che “tutti i testi sono migliorabili, tutti sono perfettibili, è un invito a fare il nostro mestiere in Parlamento”. “I miglioramenti – ha aggiunto – sono sempre possibili e auspicabili. È un invito alle opposizioni, anziché dire sempre di no. I temi sono oggettivi, perché non parlare di come riformare la giustizia?”.
Il governo pronto al Golden power su Electrolux
Un invito a stare “tutti insieme” è giunto dal ministro rispetto a tutti i casi di interesse strategico nazionale. L’occasione è stata offerta dalla questione Electrolux. “Non sappiamo se queste voci sono confermate, non abbiamo conferma che Electrolux sarà venduta ai cinesi. Ma se così fosse, con una lesione dei diritti dei lavoratori e dell’interesse nazionale, utilizzeremo il golden power per difendere gli interessi strategici dell’Italia. Anche il Pd è d’accordo? Di fronte al rischio di desertificazione industriale del Passe tutti devono stare insieme”.
Il ministro smonta la bufala del Parlamento chiuso una settimana dopo la morte di Berlusconi
Ciriani, quindi, parlando della presunta chiusura del Parlamento per una settimana a seguito della morte di Silvio Berlusconi ha chiarito che non era affatto vero e che le camere sono rimaste ferme per due giorni soltanto, il martedì e il mercoledì. “Martedì – ha spiegato – era prevista la camera ardente poi cancellata e molti parlamentari si erano già trasferiti a Arcore, il mercoledì c’era il funerale. Di fatto per due giorni le Camere sono state chiuse, ma già giovedì le commissioni erano al lavoro. Credo fosse normale – ha commentato il ministro – che fronte alla morte di una personalità come Berlusconi si osservasse 48 ore di fermo per partecipare alle esequie”. Quanto alle suppletive per il collegio di Monza, lasciato scoperto dalla scomparsa del Cav, il ministro ha spiegato che allo stato attuale non c’è ancora una data e che sarà stabilita dal Consiglio dei ministri “nella prossima occasione”, dopo averne parlato con Piantedosi.
La lettera ai ministri? “Fanno un lavoro molto pesante, serve uno sforzo”
Infine un passaggio sulla lettera che invitava i ministri a essere presenti in Parlamento, che “non è un rimprovero, i miei colleghi fanno un lavoro molto pesante, è un richiamo alla responsabilità che riguarda anche il sottoscritto”. “Il taglio dei parlamentari – ha sottolineato Ciriani – ha reso il nostro lavoro più difficile, complesso, pesante. Soprattutto chi ha responsabilità di governo deve fare il proprio lavoro quotidiano e essere più presente di prima in Parlamento. Ho solo richiamato a questo sforzo, ci sono tantissimi provvedimenti da approvare, sapevamo che sarebbe stata più dura ma – ha concluso – ne eravamo consapevoli”.