Fisco, il governo Meloni parte col botto: tredicesime più pesanti col taglio delle tasse
Partenza col botto per la riforma del fisco, approdata in Parlamento: le tredicesime quest’anno saranno decisamente più “pesanti”, secondo quanto prevede uno degli emendamenti al disegno di legge delega per il ddl Lavoro presentato in Commissione finanze alla Camera dal centrodestra. Al momento, non c’è la flat tax incrementale anche per i dipendenti: una misura che non viene cancellata ma, è scritto nell’emendamento “resta in valutazione, anche a fini prospettici”.
Fisco, dalle tredicesime ai versamenti degli autonomi
«Vogliamo fare un ragionamento di questo tipo – ha spiegato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo al Messaggero -. Vale a dire che quando parliamo di incrementale per i lavoratori dipendenti c’è la tredicesima, c’è lo straordinario e c’è il premio di produttività: quindi abbiamo focalizzato l’attenzione su questo».
Sulle tradicesime, l’emendamento prevede un’imposta sostitutiva agevolata su alcune voci della retribuzione di un dipendente: tredicesima, straordinari (oltre a una certa soglia, non ancora individuata), premi di produttività. In pratica, a queste voci dovrà essere applicata un’aliquota di tassazione inferiore a quella degli scaglioni di reddito attuali.ù
Stop al superbollo per le auto
In materia di versamenti, ok ad una proposta della Lega (avanzata da Alberto Gusmeroli) che prevede una rateizzazione delle tasse per gli autonomi e i professionisti. Tra le modifiche che hanno ottime chance di passare nella delega ci sono, tra gli altri, lo stop al Superbollo auto, introdotto dal governo Monti nel 2011, , in arrivo nuove regole più stringenti in vista della vendita della cannabis light. Prevista una tassazione delle parti della canapa coltivata commerciali assimilata a quella ai prodotti da fumo. Il testo di un emendamento governativo introduce anche il divieto di vendita ai minori di 18 anni e dispone l’introduzione di un regime autorizzatorio da parte dell’Agenzia delle Dogane in vista della commercializzazione. L’obiettivo del governo è chiudere l’esame del ddl entro l’estate, così da poter avviare le prime misure nel 2024. Il punto di partenza del nuovo anno sarà la riforma dell’Irpef, con il passaggio da 4 a 3 aliquote.