Francia, notte di guerriglia urbana. Incendi e barricate: 150 arresti. Macron: attacchi ingiustificabili (video)

29 Giu 2023 11:27 - di Martino Della Costa
Francia

Esplode la rabbia nelle banlieu. Quella appena trascorsa è stata la seconda notte di violenze, disordini e incidenti in molte città della Francia per l’uccisione del 17enne Nahel, da parte di un agente, che due giorni fa a Nanterre non si è fermato a un posto di blocco della polizia. Secondo quanto riferisce l’Adnkronos, durante gli scontri sono state arrestate 150 persone. Le prime tensioni si sono registrate a Tolosa, nel sud-ovest. E a Lille, nel nord del Paese, con incendi di cassonetti e lanci di oggetti contro i poliziotti. Poco dopo la mezzanotte le proteste si sono moltiplicate, estendendosi non solo alla periferia di Parigi, ma anche in altre grandi città come Lione. Fiamme anche nel municipio di Mons-en-Baroeul, vicino a Lille. E dopo una notte di rabbia e paura, Emmanuel Macron ha convocato l’Unità interministeriale di crisi a Beauveau. Il commento a caldo del presidente francese è categorico: «Ingiustificabili gli attacchi alle istituzioni».

Francia, esplode la rabbia: seconda notte di violenze, caos e paura

E a stretto giro arriva anche il tweet indignato del ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin. Il quale sui social ha postato lapidario: «Una notte di violenza insopportabile contro i simboli della Repubblica: municipi, scuole e stazioni di polizia sono stati incendiati o attaccati». Concludendo: «Sostegno a polizia, gendarmi e vigili del fuoco che affrontano con coraggio la situazione. Vergogna a chi non ha invitato alla calma», ha scritto il ministro sul social. Nelle scorse ore le autorità avevano rafforzato sensibilmente la presenza delle forze dell’ordine in strada. Ma durante la rivolta urbana, più di una decina di auto e diversi bidoni della spazzatura sono stati dati alle fiamme, e sulle strade sono comparse le barricate. La protesta è proseguita fino a notte fonda in una città dell’est, dove la polizia ha risposto al lancio di pietre con gas lacrimogeni.

Incendi, spari e barricate in strada: 150 arresti dopo la notte di guerriglia urbana

Non si contano attacchi incendiari e atti vandalici di ogni sorta. Il municipio di Mons-en-Barœul, vicino a Lille, è stato in parte bruciato, ha riferito il sindaco della città, Rudy Elegeest all‘Afp. Aggiungendo che «una cinquantina di persone incappucciate» hanno sparato contro l’edificio istituzionale usando fuochi pirotecnici intorno alle 23.30. La sparatoria è terminata all’incirca verso le 4.30 del mattino. «Siamo scampati al peggio, perché dentro c’erano tre agenti che si sono nascosti per sfuggire a questa terribile violenza e alle fiamme», ha detto ancora Elegeest. Non tralasciando di denunciare anche i «danni materiali assolutamente considerevoli. Il piano terra del municipio è totalmente devastato», ha detto il primo cittadino, menzionando anche incendi di automobili.

Francia, il ministro dell’Interno: «Simboli della Repubblica sotto attacco»

E ancora. Nell’invocare la fine delle violenze a partire da oggi – quando è prevista la marcia bianca voluta dalla madre della vittima 17enne, in programma dalle 14 – il portavoce del governo francese Olivier Véran, commentando su Bfmtv-Rmc i disordini scoppiati nella notte, a sua volta ha sottolineato: «È stata una notte violenta in molte città del Paese. Simboli della Repubblica sono stati attaccati, a volte peraltro in modo organizzato. Quasi coordinato». E oggi, il bollettino della guerriglia urbana denuncia il disastro: «Ci sono dei bambini che non potranno andare a scuola perché l’edificio è andato in fiamme. Ci sono famiglie che non potranno recarsi in comune per chiedere aiuto o documenti. Ci sono bimbi che non potranno andare nei centri ricreativi».

Macron convoca l’unità di crisi. E alla folla dice: «Le prossime ore siano di rispetto e raccoglimento»

Intanto, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato l’unità di crisi interministeriale. «Le prossime ore – ha chiarito il presidente francese – devono portare alla riflessione e al rispetto. La marcia bianca va fatta sotto questo segno. Le violenze e gli attacchi alle istituzioni», ha ribadito Macron, «non possono essere giustificati». Concludendo con un auspicio e un appello indirizzato alla folla: «Le prossime ore siano di rispetto e raccoglimento».

Sotto, alcuni momenti della notte di rivolta e violenze in Francia da un video su Youtube

 

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