“Ignazio, Ignazio!”. La Russa esalta i giovani e la fiamma: “Senza memoria non c’è futuro”
Accolto con una ovazione e con il coro “c’è solo un presidente”, “Ignazio, Ignazio”, per Ignazio La Russa, l’intervista a Fenix, la festa dei giovani di Fdi al laghetto dell’Eur, si trasforma da subito in un trionfo personale. “Non c’è niente di più bello di questo”, dice quasi commosso il presidente del Senato. Poi un ancora più emozionato militante 14enne lo accoglie, ringraziandolo di essere lì con loro e dimenticando un passaggio del suo discorso (“Mi sono scordato un pezzo”, si sente nel fuorionda).
Il presidente del Senato intervistato da Senaldi
A intervistare il presidente del Senato, c’è Pietro Senaldi, il vicedirettore di “Libero“, interista come lui e come lui “deluso” dalla finale di Champions League, alla quale entrambi erano presenti. Ma sul palco della festa di Gioventù nazionale, nel primo giorno della kermesse che era stata aperta da Fabio Roscani con un’intervista dei ragazzi di destra al sindaco di Roma Gualtieri, si è parlato soprattutto di politica e di futuro, anche di quello remoto.
La fiaccola che arte nel cuore
A precisa domanda, La Russa risponde: “La fiaccola sono loro, è fatta di persone, di occhi stupendi, di cuore, ma anche di sangue e memoria, senza memoria il futuro non ci potrebbe essere. Senza memoria non c’è futuro “, dice con riferimento al titolo dell’intervista ‘la fiaccola infinita’. “Sento che una fiamma tricolore arde dentro al cuore di questi ragazzi, ogni giorno, e questo mi rende orgoglioso di voi. La fiamma non è un simbolo, è una passione per la nostra Patria che brucia dentro di noi“.
Il centrodestra solido anche grazie a Berlusconi
Si passa all’attualità, al futuro del governo. “Questo centrodestra non è il lascito di Berlusconi, lui avrebbe voluto un centrodestra a trazione Berlusconi, uno con Meloni premier è figlio del centrodestra inventato da Berlusconi e i figli prendono a un certo punto strade diverse dai padri”, sostiene poi presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Berlusconi – dice – ha permesso che gli italiani ci sdoganassero, non ci ha sdoganato lui”. E il governo? “L’azione di governo, pur con una macchina che doveva partire e ministri alla prima esperienza, nei risultati sta andando molto bene. Si può fare sempre meglio, qualche errorino c’è stato, ma credo che nessuno si aspettasse questa compattezza e questa capacità da parte del governo”.
I giovani di ieri e quelli di oggi
Poi si torna al passato, alla militanza, ai giovani di ieri e a quelli di oggi. La nostra “storia del dopoguerra, è storia di emarginazione, ci fu il sacrificio di ragazzi come loro, a Roma, Milano e altre città e siccome si parla sempre di diritto di parola, no parlerò di Ramelli e dei martiri di Roma, ma parlerò di Ugo Venturini, che morì perché difendeva la presenza di Almirante a un palco, che non volevano far parlare, fu ucciso dal lancio di una bottiglia, nessuno a destra invece ha mai sostenuto che gli altri non dovevano parlare, noi volevamo confrontarci”.
E la sinistra? “Ha paura di noi, delle nostre idee…”, è la sintesi che scatena altri applausi e una standing ovation.
Il video del pomeriggio di “Fenix” con l’intervista a La Russa