Il padre di Michelle: lei aveva respinto quel suo amico, aveva il fidanzato che ora è disperato

30 Giu 2023 16:03 - di Redazione
Michelle

“Era un amico di Michelle, mia moglie l’ha conosciuto, veniva spesso. Lei non era incinta, non stavano insieme”. Lo ha raccontato il padre di Michelle Causo, la ragazza uccisa a Primavalle con un coltello da cucina intervistato dal programma “Ore 14” su Raidue. Sospettato dell’omicidio è un coetaneo di Michelle, nato in Italia da genitori dello Sri Lanka. Un aspirante trapper.

“Veniva questo amichetto, educato, a maniera, meglio degli italiani dice che era – ha aggiunto l’uomo – Era innamorato, penso, ma lei lo ha respinto perché ha il ragazzo dall’altra parte di Roma, che è disperato. Ma dico io se una ragazzina ti respinge gli fai questo?”. “L’ho conosciuto due o tre volte, un ragazzo molto educato, più del dovuto, un ragazzo debole, tanto che dissi a mia figlia quant’è carino”, ha raccontato la madre di Michelle.

A dispetto della buona impressione fatta ai genitori il presunto assassino di Michelle faceva uso, secondo alcune testimonianze, della droga viola. La Purple Drank, anche detto Lean, Purple Jelly o Sizzurp, è un cocktail a base di sciroppo per la tosse, contenente codeina, prometazina e bibite zuccherate. Trovare la codeina, un oppiaceo esattamente come la morfina, non è difficile: si può acquistare in farmacia.

In medicina la codeina serve come antidolorifico e sopprime anche la tosse. La prometazina, altro farmaco contenuto nello sciroppo per la tosse, viene usato come antistaminico per trattare la chinetosi e la nausea.

Sui canali social il sospettato parla di soldi, sangue e droga: è questo quello che si vede nei suoi canali. “Contattatemi”, scrive, quando senza scrupoli — i suoi profili sono pubblici e aperti — invita i suoi followers a contattarlo per acquistare la cannabis e l’hashish che fuma a casa, nelle serate a Trastevere e poi ancora a Ponte Milvio, a largo San Pio V. Poi ci sono le serate al Qube, le foto di gruppo con “la gang” al Colosseo, le bottiglie di vino da ostentare.

Intanto – racconta Repubblica – i suoi profili si riempiono di insulti e minacce. “Non meriti di vivere”, “Uomo di m…”, “È meglio che ti guardi le spalle”, “Devi marcire in galera”, “Non ti vergogni di avere ammazzato una pischella?”. E ancora: “Devi soffrire”. “Mi hai portato via una delle persone più belle che la vita mi avesse mai dato, vergognati”, scrive una ragazza.

L’amico Valerio ora la ricorda così: “Non ci posso pensare a quel che ti hanno fatto vita mia… mi manchi da morire, ora sei in un posto migliore. A tutte le risate che mi hai regalato, a tutto l’amore che mi hai donato. A te, Michelle. Ti amo shaky, riposa in pace angioletto mio”.

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