Julian Sands: suoi i resti trovati a 5 mesi dalla scomparsa. Addio all’antidivo solitario con l’Italia nel cuore

28 Giu 2023 13:59 - di Priscilla Del Ninno
Julian Sands

Alla fine è arrivata la triste conferma: sono dell’attore Julian Sands, 65 anni, i resti umani trovati sulle montagne della California. L’attore britannico era scomparso a gennaio durante un’escursione. La polizia ha confermato l’identità del cadavere rinvenuto nell’area di Baldy Bowl sulle San Gabriel Mountains. Lo sceriffo della contea di San Bernardino ha reso noto che «la causa della morte è ancora oggetto di inchiesta», e che si attendono i risultati di altri test.

È morto Julian Sands: la drammatica conferma dopo il ritrovamento dei resti ad alta quota

La svolta nelle indagini, in corso dal giorno della scomparsa dell’attore, arriva nelle ultime 36 ore. E la Cnn, citando fonti investigative ne dà notizia tre giorni dopo il ritrovamento dei resti da parte di alcuni escursionisti. «Il processo di identificazione per il corpo trovato sul Monte Baldy il 24 giugno 2023 è stato completato ed è stato identificato positivamente come Julian Sands, 65 anni. La modalità della morte è ancora oggetto di indagine», ha dichiarato il dipartimento dello sceriffo della contea californiana in una nota.

La polizia ha confermato che i resti rinvenuti sono dell’attore britannico

Insomma, a distanza di oltre cinque mesi da quella strana scomparsa, la polizia viene capo del mistero che avvolgeva in una nube fitta di interrogativi senza risposta e di ipotesi, la sparizione improvvisa della star di Camera con vista. Eppure tutto portava a quelle montagne. Tutto partiva e, come si è dimostrato alla fine, finiva lì. L’attore 65enne era da tempo un appassionato escursionista che viveva a Los Angeles. E quando quella mattina del 13 gennaio, dopo essersi incamminato sulla vetta che si erge per oltre 3.048 metri a est della città, la denuncia del suo improvviso silenzio è arrivata alla polizia, le ricerche erano scattate in forma massiccia e in maniera tempestiva.

La scomparsa, le ricerche, la svolta nelle indagini: ora si cerca di capire le cause della morte

Le squadre, coadiuvate da droni ed elicotteri, lo hanno cercato in lungo e in largo per quei sentieri montuosi impervi, pericolosi. Tornando anche più volte in quei luoghi, alla ricerca di una traccia, di un segnale, di un’indicazione qualunque, utile a riportare l’attore a casa. Ma niente: nessun rinvenimento utile ha aiutato le ricerche. Poi, le  condizioni invernali – che si sono protratte per tutta la primavera – hanno ostacolato il proseguo delle operazioni. E così, quelli che seguono, diventano mesi di silenzio. Di Buio, di preoccupazione che, via via, si trasforma in angoscia e sconcerto.

Julian Sands era disperso dal 13 gennaio

Peraltro, in quei giorni di inizio anno, oltre alla scomparsa di Sands, era stato trovato morto un altro escursionista, sparito proprio lo stesso giorno dell’attore e sempre in quella zona. Anche in quel caso la neve e la visibilità limitata avevano a lungo ostacolato le ricerche. Ieri, poi, il cerchio si è chiuso con la drammatica conferma: la ricerca è finita. I resti ritrovati sono quelli di Julian Sands, inerpicatosi tra i monti a sud della California, a circa 80 chilometri da Los Angeles, e mai più tornato da una di quelle escursioni che tanto amava vivere, in solitudine.

Un antidivo solitario al servizio di registi cult e film horror

Schivo, riservato, dotato di un bellezza statuaria che sembrava scolpita nella roccia, Julian Sands ha raggiunto l’apice della popolarità negli anni Ottanta. Originario dello Yorkshire inglese, ha recitato in molti film acclamati del decennio, a partire dall’epica rivisitazione firmata da Roland Joffé della sanguinosa vicenda della guerra civile in Cambogia e della susseguente presa del potere da parte degli khmer rossi e del loro leader Pol Pot. Una performance d’impatto scenica, quella dell’attore, che poi esploderà in tutto il suo potenziale con il film romantico britannico del 1985, Camera con vista, di James Ivory. Sands recita accanto ad Helena Bonham Carter, e la pellicola – tratta dal romanzo di E. M. Foster – vince tre Oscar.

L’exploit di Camera con vista di Iron cambia la sua vita

Ma, soprattutto, accredita definitivamente volto e vis interpretativa dell’attore, alle prese con quel racconto calligrafico e letterario che raccontava l’Italia vista e riletta attraverso lo sguardo della borghesia inglese di inizio Novecento. Quel successo cambia la sua vita: Sands decide di trasferirsi a Hollywood, dove prosege la sua carriera ampliando il raggio delle sue interpretazioni. E ottenendo ruoli in film di vario genere. Passando per la direzione di registi cult del calibro di David Cronenberg, che lo dirige ne Il pasto nudo (1991). O come Mike Figgis, che lo sceglie per lo psichedelico Via da Las Vegas (1995).

Il capitolo italiano di Julian Sands

Senza snobbare i plot dalle atmosfere horror, che lo vedono prestare volto e mimica attoriale in Warlock di Steve Miner (1989). E, tra gli altri, in Aracnofobia (1990) di Frank Marshall e in Boxing Helena di Jennifer Lynch (1993). e senza precludersi la via italiana al successo, seguita con le suggestive interpretazioni affidate ai fratelli Taviani per Il sole anche di notte (1990). A Mauro Bolognini, che lo dirige ne La villa del venerdì (1991). Fino a Dario Argento, che lo vuole per Il Fantasma dell’Opera (1998). Il titolo che chiude il capitolo cinematografico “italiano” della carriera di Julian Sands.

Una carriera prestigiosa dal grande al piccolo schermo

Una carriera che non ha trascurato neppure il piccolo schermo, grazie alle partecipazioni a serie televisive di successo come 24, Dexter e Smallville. Una vita e una carriera vissute nel segno dell’anti-divismo, nonostante Hollywood. Un anti-divismo che oggi, alla luce di quell’amore per l’escursionismo e le vette ad alta quota, sembra di poter rileggere alla luce di una solitudine ricercata e vissuta fino alle estreme conseguenze…

 

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