La commissaria Ue Mijatovic offensiva verso l’Italia: “Mette a rischio la vita dei rifugiati”
“È ora che l’Italia cambi radicalmente le politiche migratorie”, in particolare per quanto riguarda i salvataggi in mare, le relazioni con le Ong e gli accordi con i Paesi della sponda Sud. A dirlo è la commissaria dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, dopo la sua visita compiuta in Italia la scorsa settimana. Un intervento a gamba tesa che ha suscitato immediate reazioni. E che giunge proprio in una fase in cui la premier sta cercando sinergie a Bruxelles per fermare i trafficanti di uomini e garantire con i flussi legali una immigrazione regolare e priva di disastrosi impatti sociali. Dunja Mijatović già nel 2021 aveva puntato l’indice contro l’Italia per la mancata approvazione del ddl Zan.
L’incredibile lezioncina di Dunja Mijatović
Mijatovic ha impartito lezioni di umanità al nostro Paese con una incredibile presunzione: “L’Italia deve smetterla di mettere in pericolo la vita e la sicurezza di rifugiati, richiedenti asilo e migranti facilitandone l’intercettazione e il ritorno in Libia, dove subiscono diffuse e gravi violazioni di diritti umani. Ogni attività di cooperazione con Paesi terzi, compresa la Tunisia, deve essere subordinata alla salvaguardia dei diritti umani. In assenza di tale salvaguardia, tali attività finiscono per condurre solo a maggiori sofferenze umane”.
Fitto: parole che suscitano rabbia
“Suscitano incredulità e rabbia – afferma in una nota Raffaele Fitto, Ministro agli Affari Europei – le parole del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa sull’Italia. Non accettiamo lezioni da chi seduto comodamente sul divano si permette di guardare e giudicare il nostro Paese che in questi anni, spesso da solo, si è fatto carico con sacrificio ed abnegazione del salvataggio e dell’accoglienza di migliaia di migranti e continua a farlo ogni giorno nel pieno rispetto del diritto internazionale e della dignità di chi arriva nel nostro Paese”.
Dunja Mijatović “o ignora o è in malafede”
“La migrazione sulla rotta del Mediterraneo centrale è un fenomeno complesso che, proprio grazie all’azione del Presidente Meloni e del nostro governo, è ora al centro dell’attenzione dell’Unione europea. Ed in questo contesto che si stanno definendo soluzioni comuni al problema, tant’è che la questione sarà uno dei principali punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo. Delle due l’una: o il Commissario Mijatovic ignora tutto questo, e sarebbe grave, o è in mala fede. E questo sarebbe ancora più grave”, conclude l’esponente del governo Meloni.
Gardini: ci aspettavamo parole di encomio, arrivano gli insulti
“Parole in libertà offensive – afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini – e che rispediamo al mittente quelle pronunciate dal Commissario dei Diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic. Non accettiamo lezioni da chi seduto ad una scrivania guarda, mentre l’Italia corre in lungo e in largo nel Mediterraneo per salvare vite umane nell’indifferenza generale. Ci saremmo aspettati parole di encomio. È chiaro che questo sproloquio rappresenta una posizione politica. E contraddice quei valori che il Commissario dovrebbero rappresentare”.