L’ex premier Abbott: “L’Australia risolse con la Marina il problema immigrati, l’Italia faccia altrettanto “

24 Giu 2023 10:08 - di Giulio Fioretti

Tony Abbott, leader conservatore, è stato Premier australiano dal 2013 al 2015. Di lui si ricorda soprattutto l’impegno contro l’immigrazione clandestina che  raggiunse il culmine con un’operazione strategica, l’Operation Sovereign Borders. Dalle colonne de Il Giornale l’ex primo ministro ricorda la sua esperienza e lancia anche un monito all’Italia. “Alla fine degli anni Novanta iniziarono ad arrivare in Australia dall’Indonesia– dice – piccole imbarcazioni con migranti che volevano entrare illegalmente nella nostra nazione. Il governo ha adottato alcune misure per fermare l’immigrazione irregolare. La prima consisteva nel trasferire i migranti che arrivavano in Australia a Christmas Island oa Nauru dove furono allestiti centri di accoglienza. La seconda nell’introdurre un permesso di protezione internazionale, la terza nel rimpatriare i migranti entrati illegalmente. Questa era la politica australiana in materia di immigrazione fino al 2001 quando ci fu una controversia su una nave con oltre 400 migranti nota come affare Tampa.

La resa dei laburisti

“Nel 2007 Kevin Rudd –  candidato del Labour Party (centrosinistra)- prosegue Abbott- vince le elezioni dicendo che avrebbe mantenuto intatte le politiche sull’immigrazione. In realtà Rudd modifica le regole, chiude gli hotspot e riprendono gli sbarchi in modo massiccio, più di 800 navi in ​​5 anni, durante il suo governo; un’estate nel solo mese di luglio entrarono irregolarmente in Australia oltre 5000 persone”. Una situazione che si protrarrà proprio sino alle elezioni del 2013 che videro la vittoria dei conservatori . Nel 2013 divento Primo Ministro, reintroduco le misure precedenti che erano state abolite aggiungendone altre tre. Invece di avere numerosi enti e figure che si occupano del controllo dei confini, nomino il generale Angus Campbell a capo dell’operazione, una sola persona al comando che coordina navi, aerei, polizia di frontiera. In secondo luogo il nostro governo fornisce ai media le notizie dei respingimenti realizzando un’attività comunicativa di deterrenza anche all’estero. In terzo luogo la nostra marina viene impiegata per rimandare indietro le imbarcazioni con i trafficanti”.

Unione Europea poco efficace

“Incidenti come quello di Cutro  accadono  per colpa dei trafficanti di esseri umani,  ed è importante dirlo e sottolinearlo. L’unico modo per fermare le morti in mare è fermare i trafficanti e l’utilizzo della Marina serve a questo. La sovranità nazionale è una priorità ed è evidente che l’immigrazione sia un tema legato alla sovranità, sono scettico sull’efficacia dell’Unione europea in materia di immigrazione”.

Attenzione alla Cina

Abbott chiude con un pensiero alla geopolitica internazionale: “La Cina è un competitor dell’Occidente, è una nazione governata da un Partito Comunista, ognuno di noi deve rendersi conto che un mondo guidato dalla Cina invece che dagli Stati Uniti è un mondo molto diverso. Da Primo Ministro ho firmato accordi commerciali con la Cina ma non la Via della Seta che è rimasta lettera morta e può rappresentare un pericolo per le economie che vi aderiscono. L’Italia dovrebbe uscire da questo accordo”.

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