Lollobrigida: “Il modello Meloni è vincente in Italia e in Europa. Noi centrali, altro che isolamento”
”Oggi l’Europa passa per l’Italia per trattare con l’Africa. E l’Africa passa per l’Italia per trattare con l’Europa. In otto mesi il governo ha riassunto un ruolo strategico nel Mediterraneo, che ci viene riconosciuto dall’Europa. La missione di von der Leyen e Rutte, mediata da Meloni, assegna all’Italia una centralità nelle dinamiche europee. L’incontro è andato ottimamente”. Un cambio di paradigma che il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, precisa in due interviste, al Corriere della Sera e a Libero.
Lollobrigida: “esportiamo in Europa il modello Meloni”
In questa seconda il ministro parla di un “modello Meloni” che sia in Italia sia nel contesto comunitario sta portando grandi novità e risultati. «La grande novità in Europa è che l’Italia è il Paese più stabile. Non lo siamo stati per anni e ciò ha prodotto un’enorme debolezza in ogni fase di trattativa. Oggi il quadro è mutato. In Francia ci sono grandi conflitti politici e sociali. In Germania c’è un evidente squilibrio interno. In Spagna i risultati hanno sconfessato i socialisti e segnato un dato strabiliante per i Popolari e per i nostri alleati di Vox».
Lollobrigida: “Meloni è riuscita a imporre la centralità dell’Italia”
Il ministro Lollobrigida rivendica una centralità che l’Italia in questi anni non ha avuto. Una centralità e una solidità. La nostra, invece, viene vista da tutti come una nazione con un governo solido che ha già dimostrato grande dinamicità su tutti i dossier: sia nel Mediterraneo che nel Nordafrica. Ciò che Giorgia Meloni è riuscita a imporre nello scenario internazionale, insomma, è la centralità dell’Italia- spiega al quotidiano diretto da Alessandro Sallusti – . L’esatto opposto di quel fantomatico isolamento che avevano propagandato come elemento di debolezza che avremmo dovuto avere vincendo le elezioni. E invece…».
Dunque, le premesse da qui a un anno per cambiare gli equilibri in Europa sono delle migliori. Per cui il “modello Meloni” non è solo la formula con cui il Centrodestra può scardinare l’asse Pse-Ppe, ma – ragiona il ministro- anche l’assicurazione che si lavorerà per un’Europa più aderente al modello sociale ispirato dai padri fondatori.
L’intesa tra Conservatori e Popolari
L’intesa fra Conservatori e Popolari in Europa procede spedita, soprattutto sui temi: «Si parte da alcune certezze di cui noi parlavamo già quattro anni fa – spiega Lollobrigida- : sovranità alimentare e sovranità energetica. Dicevamo, a proposito, che l’Europa si occupava di dettagli e non delle grandi criticità che la globalizzazione poneva a tutti. Questa contestazione è diventata patrimonio comune. Come quella che non possiamo risolvere da soli i problemi dell’umanità. Possiamo dare degli indirizzi ma diminuire le produzioni interne; diminuire la ricerca, oppure l’utilizzo delle nostre preziose riserve di idrocarburi non risolverà il problema dell’inquinamento: mentre, di certo, sta mettendo in grande crisi la nostra sovranità, rendendo gli Stati e i cittadini meno liberi. L’interlocuzione su tutto questo è apertissima: perché non sfugge che se Ursula von der Leyen viaggia con la Meloni significa che è caduta ogni barriera e ogni pregiudizio».
“I Paesi africani si fidano di Giorgia Meloni”
E a tal proposito il discorso torna sul viaggio in Tunisia della premier. ”Con l’accordo tra Ue e Tunisia, la nazione nordafricana può finalmente vedere delle prospettive. L’Unione dà fiducia alla Tunisia e garantisce un piano di investimenti. È un rapporto bilaterale che permette a entrambi di trarne vantaggio, per la Tunisia sviluppo e per noi un freno all’immigrazione illegale”, aggiunge il ministro. Che dice al Corriere: ”Il governo italiano è riuscito a coinvolgere la Commissione Ue, che ora lavora sul tema immigrazione con una sintonia che non registravamo da un decennio”, prosegue Lollobrigida. ”Bisogna essere pragmatici. Noi abbiamo il dovere di interloquire con i governi riconosciuti. Ed è una opinione condivisa dal massimo vertice Ue. Bisogna prendere atto che i Paesi africani si fidano dell’Italia e di Giorgia Meloni”.