L’Ucraina lancia la controffensiva in cinque settori. Mosca: respinta. Il cardinal Zuppi a Kiev
La grande controffensiva ucraina annunciata da Zelensky sarebbe stata lanciata domenica mattina in cinque settori del fronte, nel sud del Donetsk, del fronte in direzione Yuzhno-Donets, secondo il ministero della Difesa russo, ma sarebbe stata, per il momento, sventata da Mosca.
“L’obiettivo dell’avversario era quello di sfondare la nostra difesa” su quello che Kiev ritiene essere “il settore del fronte più vulnerabile“, ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa, il tenente generale, Igor Konashenkov, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale russa Tass.
“Il nemico non è riuscito a portare a termine il suo compito e non ha avuto successo“, ha fatto sapere ancora, Konashenkov.
“La mattina del 4 giugno – ha precisato Konashenkov – il nemico ha lanciato un’offensiva su larga scala in cinque settori del fronte in direzione Yuzhno-Donetsk introducendo in battaglia le brigate meccanizzate 23 e 31 dalle riserve strategiche delle forze armate dell’Ucraina, con il supporto di altre unità e subunità militari. L’obiettivo del nemico era quello di sfondare le nostre difese nel settore a suo avviso più vulnerabile del fronte. Il nemico non ha raggiunto i suoi obiettivi, non ha avuto successo”.
Secondo Konashenkov, “il nemico ha coinvolto sei battaglioni meccanizzati e due carri armati. A seguito delle azioni abili e competenti del Gruppo di forze orientale, le perdite delle forze armate ucraine ammontavano a oltre 250 persone, 16 carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli corazzati da combattimento.
Nei giorni scorsi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva ripetutamente sottolineato che il suo Paese era pronto per la controffensiva da tempo annunciata per liberare i suoi territori dall’occupazione russa.
Nella regione russa di confine Belgorod erano scoppiati nuovamente combattimenti. E il ministero della Difesa russo aveva rivelato di essere riuscito a impedire a un “gruppo di sabotaggio e ricognizione di terroristi ucraini” di attraversare un fiume vicino.
Da tempo nella regione di Belgorod si verificano ripetuti scontri e attacchi, di cui Mosca incolpa Kiev.
I gruppi chiamati ‘Corpo volontario russo‘ e la Legione ‘Libertà alla Russia’ combattono per l’Ucraina, ma sono composti da nazionalisti russi. E alcuni membri del Corpo volontario russo hanno pubblicato domenica un video in cui affermano di aver catturato diversi soldati dell’esercito russo.
Proprio in queste ore il cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, scelto dal Papa come inviato per la missione di pace in Ucraina, inizierà la sua visita diplomatica vaticana a Kiev dove si tratterrà fino a domani.
“Si tratta – spiega il Vaticano – di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni“.
Le autorità russe hanno, intanto, chiuso al traffico un tratto dell’autostrada che collega Mosca alla frontiera con l’Ucraina, nella regione di Kaluga, a causa della caduta di due droni, ha annunciato il governatore della regione, Vladislav Shapsha. Che, in un messaggio pubblicato sulla social Vk, ha spiegato che due “velivoli senza pilota sono caduti al chilometro 299 e al chilometro 283 dell’autostrada M3 che arriva in Ucraina“.
“Non ci sono state esplosioni, la zona è stata chiusa al traffico per permettere le operazioni tecniche”, ha aggiunto, sottolineando che non vi sarebbero persone coinvolte.
Anche il governatore della regione di Kursk, Roman Starovoit, denuncia su Telegram la distruzione di un “drone nazista” nella località di Sudzha. “A giudicare dal colore appartiene al battaglione di Azov, ringraziamo per il loro servizio le guardie di frontiera ed i militari”.
Attacchi con i droni contro un’installazione energetica sono stati denunciati dal governatore di Belgorod, Viacheslav Gladkov.