Maltempo, Meloni: “Con il territorio tavolo permanente: obiettivo indennizzi al 100%”

7 Giu 2023 14:26 - di Sveva Ferri
meloni maltempo

Un lavoro “di grande accuratezza e responsabilità”, “operativo” e basato sulla collaborazione. È quello impostato oggi dal governo nel corso dell’incontro con i presidenti delle Regioni e delle Province e con i sindaci dei Comuni alluvionati, riuniti in un tavolo che, ha spiegato il premier Giorgia Meloni, “sarà permanente” e, “in attesa della definizione della struttura commissariale, sarà coordinato all’interno del governo dal ministro Nello Musumeci“. L’obiettivo, ha chiarito il premier, è arrivare a “indennizzi al 100%”, per questo, però, ha avvertito, è fondamentale non disperdere le risorse.

Meloni incontra i territori colpiti dal maltempo

“Questo è un tavolo operativo che serve per stabilire gli interventi necessari per fronteggiare i danni, per discutere su cosa fare e su come agire al meglio”, ha spiegato ancora il premier nel corso dei lavori, ai quali per il governo hanno partecipato anche i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Anna Maria Bernini, Marina Calderone, Roberto Calderoli, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Nello Musumeci, Matteo Piantedosi, Daniela Santanchè, Orazio Schillaci e Giuseppe Valditara. Per il territorio erano presenti i governatori Stefano Bonaccini, Francesco Acquaroli ed Eugenio Giani, i sindaci di Rimini Jamil Sadegholvaad, di Cesena Enzo Lattuca, di Ravenna Michele de Pascale, di Bologna Matteo Lepore e di Forlì Gian Luca Zattini, i presidenti della provincia di Pesaro/Urbino Giuseppe Paolini, di Modena Fabio Braglia e di Reggio Emilia Giorgio Zanni.

Musumeci coordinatore del tavolo

“Credo che questo momento di confronto sia molto importante”, ha proseguito Meloni, spiegando che il tavolo sarà permanente, resterà aperto “finché sarà necessario” e in questa fase sarà coordinato dal ministro per la Protezione civile, Musumeci. “Sappiamo tutti – ha aggiunto il premier, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Adnkronos – che abbiamo a che fare con un evento particolarmente complesso, non che le Regioni coinvolte non siano già state teatro di altre situazioni emergenziali. In questo caso specifico ci rendiamo conto che l’evento è non solo particolarmente vasto per l’estensione, ma particolarmente vasto nei fenomeni che produce, e quindi ha bisogno di molti piani di intervento diversi fra loro”.

Il governo chiama il territorio a un “contatto costante”

“Dovremo far ricorso – ha sottolineato il presidente del Consiglio – a delle vere e proprie bonifiche, i terreni sono completamente ricoperti di fango, chiaramente questo sta anche asfissiando le colture. Ancora oggi continuiamo a scoprire nuove conseguenze, nuovi eventi, è una specie di domino quello che sta accadendo sul territorio che rende tutto molto complesso, piove di nuovo e abbiamo nuovi smottamenti, nuove frane”. Insomma, “ci confrontiamo tutti con una cosa abbastanza nuova e complessa, per questo per noi è fondamentale il contatto con il territorio, la quotidianità nel contatto che deve essere per forza di cose costante”.

Meloni: “Dobbiamo parlare di cosa fare e di come bisogna farlo”

Meloni ha quindi chiarito che “a me piace soprattutto immaginare questo confronto come tavolo operativo: noi dobbiamo parlare soprattutto di che cosa bisogna fare e come bisogna farlo. È importante secondo me la collaborazione, come è stato finora, perché finora mi pare che la collaborazione abbia funzionato”. “Credo – ha aggiunto – che questo appuntamento possa servire per un lavoro di miglioramento, di affinamento del decreto legge del governo, che ha voluto dare il segnale di uno sforzo importante. Un decreto stilato in 72 ore e quindi sicuramente nella sua conversione parlamentare può essere oggetto di miglioramento e affinamento. Su questo ovviamente attendo il vostro contributo: penso ad esempio alle zone e ai Comuni che potrebbero essere state escluse in prima battuta sulla base delle indicazioni che arrivavano dai territori perché anche i territori non avevano contezza di quanto avvenuto”.

L’obiettivo degli indennizzi al 100%: servono “accuratezza e responsabilità”

“Su questo si può lavorare in sede di conversione” del decreto, ha quindi ribadito Meloni, sottolineando che “chiaramente il lavoro deve essere un lavoro certosino, e questa serietà io la chiedo a me stessa per chiederla a tutti, perché più noi siamo precisi più facciamo interventi giusti, più siamo precisi nella ricognizione dei territori per dare a chi ha bisogno e non disperdere quelle risorse, più quelle risorse andranno dove devono andare. Così come più si sarà capaci di distinguere quello che è il frutto dell’evento alluvionale dai problemi che erano preesistenti, più si avranno risorse per avvicinarsi a indennizzi che siano il più possibile alti con obiettivo 100%. Però siccome le risorse, e lo sappiamo tutti, non sono infinite, anzi, tutti – ha concluso il premier – siamo chiamati a un lavoro di grande accuratezza e responsabilità”.

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