Matteo Di Pietro risponde per oltre un’ora al gip. Il racconto degli altri giovani a bordo del Suv
Gli amici gli avevano chiesto di andare più piano ma Matteo Di Pietro, al volante del suv Lamborghini, non li ha ascoltati. Emergono nuovi particolari dagli interrogatori relativi all’incidente di Casal Palocco che è costato la vita al piccolo Manuel di 5 anni.
Uno dei giovani a bordo del Suv: avevo detto a Matteo di andare più piano
“Ero seduto sul sedile centrale posteriore, non guardavo la strada perché aveva in mano la telecamera e mi stavo riprendendo, mentre rivolgevo domande a chi era con me del tipo: ‘A chi piace questa macchina? Ci sei mai salita?’. E una volta finita di registrare la scena, rivolto a Matteo gli ho chiesto di andare piano”, ha raccontato agli inquirenti uno dei ragazzi che viaggiava a bordo del suv.
“Ho avuto la percezione che stesse andando veloce; ne avevo avuto la certezza una volta vista la Smart. Anche un altro di noi si era raccomandato con Matteo di andare piano sia pochi minuti prima dell’incidente, sia nei giorni precedenti. Al momento dell’incidente – ha sostanzialmente riferito – stavo registrando con la telecamera piccola, mentre un altro amico stava utilizzando quella più grande. Matteo sapeva di essere ripreso all’interno dell’auto, ma non interagiva con la telecamera”.
La ragazza che era sul suv: sono scesa per ultima
La ragazza che si trovava sul suv ha raccontato di avere chiuso gli occhi prima dell’impatto con la smart. “Ho chiuso gli occhi per la paura e l’ultima immagine che mi è rimasta impressa è quella della macchina orizzontale ferma davanti a noi. Matteo non andava sicuramente a 40 km orari ma nemmeno eccessivamente veloce e una volta che aveva visto la Smart ha provato a frenare”. “Dopo l’impatto sono scoppiati entrambi gli airbag. Sono scesa per ultima dalla macchina perché la portiera era bloccata dalla Smart e immediatamente ho prestato assistenza al piccolo Manuel” ha spiegato.
Un’altra testimone, che si trovava in auto su via di Macchia Saponara in direzione via Cristoforo Colombo, ha riferito di aver assistito all’incidente e dopo aver sentito un urto “aveva visto davanti a sé una Lamborghini di colore azzurro che trascinava una Smart Forfour bianca fin sul marciapiede”.
Matteo Di Pietro risponde al gip. L’avvocato: è una tragedia per due famiglie
E’ durato un’ora e mezza l’interrogatorio di garanzia per Matteo Di Pietro, il giovane youtuber agli arresti domiciliari indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni. Il giovane, arrivato a piazzale Clodio con il suo difensore, ha risposto alle domande del gip Angela Gerardi. “E’ una tragedia per tutti – ha detto il difensore del giovane, l’avvocato Antonella Benveduti – Il mio assistito è distrutto, sono due famiglie distrutte”.